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Diga sul torrente Vanoi: presidente Pescatori Primiero, Scalet boccia progetto. Da più parti si chiede studio aggiornato su Val Cortella

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Dopo le ultime sollecitazioni dal vicino Veneto, nel Vanoi da più parti si chiede un nuovo e accurato studio aggiornato sull’area della Val Cortella in seguito alla frana, valutando anche un possibile collegamento ciclabile con Primiero o altre prospettive? Il presidente Mario Scalet, esprime le ragioni del No alla diga sul torrente. Ma il dibattito è aperto sul tema, a tutte le voci favorevoli e contrarie. Dite la Vostra anche nei commenti

Nelle foto diga Val Schener tra Primiero e Bellunese [ph ©primieroenergia]. In basso la Val Cortella dopo la frana e con vista sul torrente

 

di Mario Scalet*

Primiero/Vanoi (Trento) – Periodicamente viene riproposta, da parte del Consorzio Bonifica Brenta e sostenuta dagli Amministratori del Veneto, la costruzione di una diga in Val Cortella, creando un serbatoio artificiale di circa 40-50 milioni di metri cubi d’acqua, con le acque del torrente Vanoi. L’investimento complessivo previsto supera i 150 milioni di euro.

Tutta la Val Cortella è inserita nella Carta di Sintesi della Pericolosità, della Provincia Autonoma di Trento, nella classe più elevata (P4). Si ricorda che già negli anni ’60 del secolo scorso, dopo la costruzione delle dighe in Val Noana e Val Schener, si era ipotizzato la costruzione di una diga in Val Cortella. Erano stati avviati anche degli studi preliminari, che avevano evidenziato grosse problematiche dal punto di vista geologico. Alla luce delle quali, il progetto era stato abbandonato.

Vorrei ricordare a quelli che parlano, a sproposito, di laminazione di piene e riserve d’acqua per i periodi di siccità, che il bacino idrografico del torrente Cismon è già interessato da 4 dighe (Val Noana, Val Schener, Senaiga e del Corlo), che già svolgono egregiamente anche questo ruolo, in quanto inserite nel sistema nazionale della Protezione Civile.

Non capisco come si possa parlare di un serbatoio con una capacità d’invaso di 40-50 milioni di metri cubi d’acqua, quando la portata normale del torrente Vanoi è di qualche centinaio di litri al secondo. Attualmente viene rilasciato solo il DMV (Deflusso Minimo Vitale) dalle prese idroelettriche di Primiero Energia spa, poste sul torrente Vanoi ed affluenti di sinistra (torrenti Valsorda, Val di Scala e Lozen). Restano liberi solo i rivi posti sulla destra orografica della Valle del Vanoi (Reganel, Viosa e Vallunga) per una portata normale complessiva d’acqua, inferiore ai cento litri al secondo.

L’acqua del torrente Cismon è già utilizzata da ben 8 centrali idroelettriche e quelle del Vanoi da 3. Sollecito, per l’ennesima volta, la razionalizzazione dell’utilizzo delle acqua da parte di Primiero Energia spa con il potenziamento delle centrali di S.Silvestro e Moline.

La centrale di S.Silvestro ha una portata di acqua massima di 8 mc/sec., in quanto è stata costruita precedentemente alla centrale di Caoria che assorbe 9 mc/sec d’acqua, proveniente dal bacino di Forte Buso (Paneveggio). Quindi nei momenti di massima disponibilità di acqua, non si utilizza quella del torrente Vanoi alto, del torrente Val Sorda medio e basso, della Val di Scala e del torrente Lozen e si rilascia 1 mc/sec di quella proveniente da Paneveggio.

La centrale di Moline può utilizzare fino a 14 mc/sec d’acqua. La centrale di Val Noana assorbe fino a 15 mc/sec d’acqua e la portata media del torrente Cismon a S.Silvestro si aggira sui 4 mc/sec d’acqua. Da ciò ne consegue che, quando il tutto è al massimo delle potenzialità, si devono invasare nel bacino di Val Schener, circa 13 mc/sec. (15+8+4= 27 mc/sec – 14 mc/sec= 13 mc/sec).

Dal punto di vista ambientale, la Val Cortella, rappresenta uno dei pochi relitti di ambiente naturale incontaminato. Non ha mai subito nessun intervento antropico significativo. Con la chiusura della strada, dovuta ad una grossa frana rocciosa che ne sconsiglia la riapertura, la ha ulteriormente isolata da qualsiasi interferenza umana.

Inoltre l’ambiente acquatico del torrente Vanoi è tutelato dagli strumenti di pianificazione della provincia autonoma di Trento, anche per la presenza di due specie inserite nella lista rossa IUCN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura): la trota marmorata (Salmo marmoratus) e lo scazzone (Cottus gobio), tutte e due in Pericolo critico.

Per l’ennesima volta, esprimo la mia assoluta contrarietà a tale progetto, in quanto non sostenibile né dal punto di vista tecnico né economico e né ambientale. I problemi legati alla carenza energetica e ai cambiamenti climatici si risolvono attraverso interventi sostenibili.


Mario Scalet*
Dottore forestale ed esperto di Ambiente, ex docente e rappresentante dal 1988, della Comunità di Primiero, nel Comitato Provinciale della Pesca di Trento


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One Reply to “Diga sul torrente Vanoi: presidente Pescatori Primiero, Scalet boccia progetto. Da più parti si chiede studio aggiornato su Val Cortella

  1. La diga sul torrente Vanoi potrebbe essere l’ultimo degli infelici progetti che vanno ulteriormente a deturpare le nostre Vallate.
    Le riserve e le critiche mosse da Mario Scalet, presidente APD di Primiero, vanno a ben argomentare l’ennesimo spreco di fondi pubblici. Sosteniamo fermamente pertanto il NO a questa opera anche per la difficile coesistenza delle finalità dichiarate come la laminazione delle piene, bacino di riserva idrica a fini agricoli, produzione di energia elettrica, uso turistico e ricreativo del lago artificiale.
    Poi:
    1. La rinuncia ad una consistente porzione di territorio selvaggio e “incontaminato”, scrigno di biodiversità.
    2. I rischi idrogeologici connessi alla palese e provata instabilità dei versanti (vedi Vajont).
    3. Le potenziali alterazioni climatiche sulle valli del Vanoi e Cismon.
    È necessario pertanto studiare alternative meno impattanti e più sostenibili lungo l’asta del Brenta, per andare incontro alle problematiche evidenziate dai territori veneti a noi vicini.
    Dopo la discarica e la Busabella ci sembra ancor più incomprensibile e deprecabile anche solo pensare ad un ulteriore scempio nel Vanoi e Primiero.
    Per la tutela della salute e del territorio
    Il Comitato delle Famiglie dei Masi – no discarica Imer –

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