Iniziativa della deputata Ilaria Fontana (M5s) che ha depositato un’interrogazione al ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin per sapere se sono state depositate richieste di valutazione di impatto ambientale statale per la progettazione della diga del Vanoi, al confine tra Trentino e Veneto e quali iniziative abbia messo in atto il ministero per assicurare l’iter procedurale di progettazione con il coinvolgimento delle amministrazioni interessate
NordEst – Dopo gli interventi in Consiglio provinciale dle consigliere Alex Marini (M5S), ora la Diga sul Vanoi arriva a Roma. “La struttura, che si intenderebbe realizzare in Val Cortella ricadrebbe quasi interamente nel comune trentino di Canal San Bovo e più marginalmente sui territori dei comuni di Cinte Tesino (Trentino) e di quello veneto di Lamon. In risposta all’interrogazione del Consiglio della Provincia Autonoma di Trento, l’assessore all’urbanistica, ambiente e cooperazione rispondeva che ‘l’amministrazione provinciale non è stata in alcun modo informata della procedura in corso, così come anche i comuni interessati dalla futura costruzione dell’opera’”, scrive nell’interrogazione Fontana, rilevando come “la Val Cortella, contesto in cui si colloca l’opera, è inserita nella Carta di sintesi della pericolosità della provincia autonoma di Trento nella classe di penalità P4 (elevata)”.
Il Movimento 5 Stelle ritiene che l’eventuale diga sul Vanoi porrebbe problematiche enormi. La vicenda della diga è ancora tutta da chiarire sotto il profilo procedurale. Per questo nei giorni scorsi, in collaborazione con il consigliere Alex Marini, l’ex sottosegretaria all’ambiente e deputata Ilaria Fontana, ha elaborato un’interrogazione da rivolgere al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin per approfondire gli aspetti attinenti alle procedure di valutazione ambientale (4/01488), che riguarda la diga del Vanoi.
M5S ha chiesto di sapere se siano state depositate richieste di valutazione di impatto ambientale statale per la progettazione dell’invaso. Ha chiesto inoltre quali iniziative abbia messo in atto il Ministero per assicurare il più corretto iter procedurale circa il progetto in questione, nonché il coinvolgimento delle amministrazioni e delle autorità competenti, come la provincia autonoma di Trento, nel rispetto delle prerogative che lo Statuto di autonomia del Trentino-Alto Adige le riconosce.