Tensioni politiche anche in Trentino sulla questione. La deputata trentina di Fratelli d’Italia Alessia Ambrosi è intervenuta sulla vicenda di Tommaso: “Proporrò la revoca delle licenze per gli albergatori che discriminano persone con disabilità. Da Fugatti parole tardive e troppo vaghe, la Provincia valuti la possibilità di costituirsi parte civile”
NordEst – “Finchè molti pensano che la disabilità sia un problema solo di quella persona o di quella famiglia non ne usciamo. E’ una situazione che riguarda tutti e da condividere in comunità. Se le cose sono andate davvero così: questo comportamento è incivile”. Lo ha detto il ministro alle Disabilità Alessandra Locatelli a Isoradio.
Il caso era stato denunciato su Facebook dalla madre del ragazzo, Cecilia Bonaccorsi e ripreso dal quotidiano La Repubblica. Presentate interrogazioni in Parlamento e in Regione.
Il caso in Giunta provinciale
Ha commentato anche il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, nella conferenza stampa post giunta, l’episodio denunciato dalla madre di Tommaso: “Un fatto di questo tipo non può mettere in discussione un lavoro di lustri del Primiero, ma anche del Trentino. Credo che debba essere analizzato quanto accaduto. Chi lo deve fare lo faccia. Se sono accaduti dei fatti che hanno messo in discussione la normale quotidianità di questa persona devono essere naturalmente condannati”.
Fugatti ha quindi precisato: “Mi sento di fare mie le parole che abbiamo sentito dette dagli amministratori, perché il Primiero, San Martino di Castrozza, è un territorio che ha investito molto sulla tutela delle persone disabili, sull’inclusività. Un fatto di questo tipo non può mettere in discussione un lavoro di lustri del Primiero, ma anche del Trentino. È giusto capire cosa successo, se ci sono dei fatti gravi vanno condannati, ma il nostro impegno è costante nel tempo”.
L’assessore provinciale alle politiche sociali, Stefania Segnana, ha detto di essere in contatto con il ministro Locatelli che incontrerà a breve la famiglia del giovane. “Stiamo cercando di monitorare la questione con l’assessore Failoni – ha concluso segnana – sicuramente stiamo lavorando molto, anche con il marchio Open per il turismo accessibile e inclusivo”.