Nelle ultime 24 ore sono state osservate molte valanghe di fondo, specie lungo i pendii ripidi erbosi
Venezia – In riferimento alla situazione nivometeorologica attesa sul territorio regionale, come da Bollettino Neve e Valanghe emesso oggi dal Centro di Arabba, il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile regionale, al fine di garantire un monitoraggio costante della situazione e la massima prontezza operativa del Sistema Regionale di Protezione Civile, ha dichiarato, a partire dalle ore 18.00 di oggi, lo stato di preallarme per rischio valanghe (grado 3) nelle zone MONT-1 (Dolomiti bellunesi) e MONT-2 (Prealpi bellunesi, trevigiane, vicentine e veronesi).
L’Arpav, per quanto riguarda la situazione attuale, rileva che la neve fresca è in via di consolidamento negli strati superficiali. Permane una instabilità basale dovuta alla presenza di strati deboli e dal peso della neve che per compressione mantiene la temperatura della neve a 0°C in prossimità del terreno. Infatti, nelle ultime 24 ore sono state osservate molte valanghe di fondo, specie lungo i pendii ripidi erbosi. In quota sono stati osservati scaricamenti alla base delle rocce. Localmente oltre il limite del bosco, il vento di questa mattina ha determinato la formazione di lastroni soffici da vento, instabili già con debole sovraccarico (singolo sciatore, escursionista con racchette da neve).
Per quanto concerne le previsioni, invece, è fino a giovedì mattina è atteso tempo buono con abbassamento delle temperature e consolidamento del manto nevoso. Poi è previsto un temporaneo peggioramento per venerdì con deboli nevicate oltre i 500/800 m e sole per sabato. L’attività valanghiva spontanea da giovedì sarà meno frequente. Il pericolo di valanghe sarà ancora marcato (grado 3) per la possibilità di distacchi provocati di lastroni soffici da vento anche con debole sovraccarico specie nelle conche, nelle vallecole e negli impluvi abituali sottovento.
Agli Enti è richiesta la massima attenzione per ogni opportuna azione di vigilanza e prevenzione in ordine ai fenomeni segnalati e agli eventuali effetti attesi sul territorio, attuando quanto previsto dal proprio Piano di Protezione Civile, nonché l’intensificazione del monitoraggio dell’attività valanghiva e del cumulo di neve fresca.
A livello locale è richiesta ai Responsabili in materia di sicurezza, l’adozione di misure di salvaguardia nelle situazioni più esposte a rischio, che riguardano normalmente vie di comunicazione, piste da sci e impianti di risalita alle quote elevate attraverso misure di interdizione temporanea e di messa in sicurezza.