I due crolli di domenica 9 maggio, fortunatamente non hanno creato particolari problemi nell’area, restando limitati alla parte alta del canalone, come documentano queste immagini scattate da Ervino Filippi Gilli
NordEst – Con il rialzo delle temperature di questi ultimi giorni, le Dolomiti tornano a sgretolarsi, come era già accaduto nei mesi scorsi in varie occasioni. L’ultima segnalazione risale a domenica 9 maggio e giunge dalla Val Canali nel Primiero, con due diversi eventi di prima mattina e in tarda mattinata, come spiegano i testimoni, che hanno assistito al distacco, dalla Val Canali. In seguito alle verifiche in zona, fortunatamente non si sono registrati particolari problemi nell’area del distacco, delimitato alla parte alta del canalone.
“Il primo boato – spiega Nicola Cemin, titolare dell’albergo Cant del Gal in Val Canali (Trentino) – è stato avvertito in zona domenica mattina 9 maggio verso le 5 del mattino. In tarda mattinata, una seconda scarica verso le 11, attirando anche l’attenzione dei molti turisti presenti, che hanno avvertito con chiarezza il crollo della roccia, riprendendo anche alcune immagini. Nessuna persona è rimasta coinvolta”.
Gli ultimi crolli sulle Pale
- A maggio 2020 era crollata una parte delle torri del Cimerlo. Mentre nei primi giorni di settembre il maltempo ha danneggiato la teleferica del rifugio Pradidali.
- Risale invece al pomeriggio del 5 settembre 2020 il crollo su Cima Canali, nel gruppo delle Pale di San Martino, nei pressi del noto e frequentato rifugio Pradidali (VIDEO)
Il crollo a maggio 2021 sul Sass Maor
Pale di San Martino, altri eventi in quota
di Ervino Filippi Gilli
Le frane in roccia non sono eventi rari sulle Dolomiti ma sono quelle che costruiscono i ghiaioni che stanno alla base delle pareti rocciose e che caratterizzano il paesaggio. Il più delle volte si tratta di fenomeni legati al gelo/disgelo .
L’acqua presente nelle fessure le allarga gelandosi e destabilizza in questo modo l’ammasso una volta che si scioglie. Uno dei crolli più noti nel gruppo delle Pale è quello del dente del Cimone nel 1904 , frana che dura alcuni giorni. Dal 2000 in poi si sono verificate numerose frana per crollo nell’area delle Pale di San Martino:
15/08/2000 crollo sulle parete occidentale del Cimon della Pala: alcuni grossi massi si fermano subito a monte della strada di Passo Rolle (sono quelli con le Madonnine sopra)
25/11/2002 Fenomeno sulle torri di Val di Roda dove un diedro roccioso di circa 10.000 mc si stacca dalla Torre di San Bartolomeo
In particolare in Val Pradidali:
ottobre 2004. Frana sulla Cima Pradidali a monte del rifugio omonimo
12/09/2007 Frana sulla Torre Giovanna sempre nei pressi del rifugio Pradidali
19/10/2008 Frana di circa 200 mc dalla Cima Canali
19/12/2011 Frana sul Sass Maor che coinvolge gli attacchi di alcune delle vie alpinistiche più famose in zona quali la Supermatita di Manolo. Si segnalano gravi danni al sentiero del cacciatore
07/07/2016 nel Vallone dei Colombi con il crollo di un diedro importante e circa 20.000 mc di roccia che hanno in parte ostruito il sentiero per il Bivacco Minazio.
A maggio 2020 era crollata una parte delle torri del Cimerlo. Mentre nei primi giorni di settembre il maltempo ha danneggiato la teleferica del rifugio Pradidali.
5 settembre 2020 il crollo su Cima Canali, nel gruppo delle Pale di San Martino, nei pressi del noto e frequentato rifugio Pradidali (VIDEO)