Montagna in forte difficoltà in vista dell’estate
NordEst – “Questo ulteriore scostamento di bilancio dovrà essere accompagnato dalla riapertura delle attività e da un ritorno alla normalità, che come Lega auspichiamo avvenga al più presto. Il nostro obiettivo – sottolinea la senatrice Elena Testor (Lega) durante il dibattito sul Def in Senato – di buonsenso e responsabilità è quello di far ripartire il Paese, mettendo in campo con urgenza, politiche di rilancio che non siano solo misure tampone, ma strutturali e capaci di intervenire ed incidere su indotti e settori. Uno di quelli sicuramente trainanti e più colpiti durante questa pandemia è quello del turismo, capace di contribuire al Pil nazionale con un consistente 13 per cento.
L’ultimo aggiornamento del quadro dei danni lo ha fatto Confturismo-Confcommercio ed è drammatico: dal primo marzo a fine maggio si stima che nelle strutture ricettive ci sarà un calo di oltre 31,6 milioni di presenze, con una perdita stimata di 7,4 miliardi di euro. Per l’anno 2020, l’Italia ha avuto 219 milioni di presenze in meno, con gravissime conseguenze sull’occupazione. Tante imprese hanno chiuso e non riapriranno e tante stanno svendendo le loro attività, frutto del lavoro di una vita.
Il rischio maggiore è che dall’estero si venga a fare acquisti dei nostri marchi storici e delle nostre aziende. Infine, va post il dovuto allarme sociale connesso alla crisi: ad aprile 2021 la percentuale di imprese fortemente a rischio di usura, che ha subito pressione per vendere le proprie aziende, è pari al 12 per cento e sono a rischio usura 36.000 piccole aziende del commercio, alloggi e pubblici esercizi. Con l’estate alle porte, serve sostegno e coraggio: tanti italiani ci guardano e attendono prospettive e solide certezze”.
La montagna in difficoltà
“Ristoranti solo all’aperto e quarantena per i turisti che arrivano dall’estero sono un problema di discriminazione prima ancora che economico. Cosa deve fare la montagna per avere un minimo di considerazione agli occhi del governo?”. Così in una nota il deputato di Forza Italia Dario Bond, che è intervenuto anche alla Camera stamattina relativamente alle ultime misure anti-Covid e al Def.
“Imporre ai ristoranti la cena solo all’esterno significa escludere a priori le zone montane, dove le condizioni climatiche, anche in piena estate, non consentono di stare all’aperto se non per pochissime sere. Penso a Cortina, Auronzo e a tutte le località dolomitiche, che speravano nell’estate per riprendersi da un inverno di fatto inesistente. Come si sono usate misure diversificate con i colori e le zone rosse, gialle e arancioni per le regioni, così si può pensare a sistemi differenti a seconda delle località, per non penalizzare le zone montane».
“Tra l’altro – prosegue Dario Bond – la quarantena imposta agli stranieri che decideranno di venire in Italia è una mazzata per le Dolomiti, dove una quota tra il 35 e il 45% dei flussi turistici arriva proprio dall’estero. Sono necessari dei correttivi. Altrimenti l’estate rischia di essere peggio dell’inverno e condannare definitivamente la montagna”.
Dario Bond, nel suo intervento alla Camera, ha aggiunto anche un passaggio sul coprifuoco confermato fino a fine luglio: «Programmare l’estate in queste condizioni è impossibile. Siamo di fronte a un problema economico e sociale enorme, perché stiamo togliendo possibilità di futuro e posti di lavoro in un settore – quello del turismo – che costituisce il 34% del Pil italiano. Cambiamo le regole, soprattutto alla luce delle programmazioni vaccinali. Cambiamo ora, altrimenti ci porteremo dietro le conseguenze per anni”.