Esposta ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, nel territorio di Auronzo di Cadore (Bl), una gigantesca coperta cucita in cinque mesi da 90 tra associazioni, scuole, enti del bellunese e non solo. Un evento, inserito nella rassegna DoloMitike, finalizzato a raccogliere fondi da destinare alle donne maltrattate
NordEst – Una enorme V colorata posizionata a oltre 2300 metri di altitudine per dire “viva le donne” e no alla violenza di genere. E’ andato in scena nel territorio di Auronzo di Cadore (Bl), l’evento conclusivo del progetto “Viva Vittoria – Tre Cime di Lavaredo”: avviato a marzo 2021, ha coinvolto oltre 90 tra associazioni, enti, istituzioni, scuole e case di riposo, nella creazione di “quadrati” a maglia, della dimensione di 50 x 50 cm, con l’obiettivo di creare una maxi coperta che potesse colorare le cime più famose delle Dolomiti.
Il progetto, coordinato dall’Associazione “APS Up – I Sogni fuori dal Cassetto” e svoltosi nel contesto di DoloMitike, rassegna di eventi al femminile promossa dal Comune di Auronzo di Cadore, ha registrato numeri da record: oltre 10mila quadrati elaborati in soli 5 mesi, alcuni dei quali provenienti dal Messico e dal Belgio e da molte province italiane (a cominciare dalle vicine Treviso e Padova), a loro volta assemblati in 2.500 coperte da 1 mq, cucendo 4 quadrati alla volta con un filo rosso, simbolo del sostegno e della collaborazione delle donne per le donne.
Le coperte così elaborate sono state distese ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo, nei pressi della Cappella degli Alpini, andando a comporre un’enorme V colorata, in omaggio a Viva Vittoria. «Viva Vittoria è un progetto nato nel 2015 dalla volontà di raccogliere fondi per le donne maltrattate – spiega la presidente di Viva Vittoria, Cristina Beni – Il nome da un lato è un’incitazione (“evviva le donne”), dall’altro è un richiamo alle donne “vive”, nel senso che non vogliamo vederne altre morire per la violenza degli uomini.
La parola Vittoria, fa riferimento alla prima piazza che abbiamo colorato di coperte, a Brescia, da dove è partito il nostro format poi esportato in altre città italiane. Questa sulle Dolomiti è la 18a tappa di Viva Vittoria, la prima al di fuori di uno spazio urbano, in questo meraviglioso paesaggio naturale: un luogo perfetto per ospitare il nostro progetto ed esprimerne pienamente il significato di opera relazionale condivisa, dove ogni persona coinvolta è chiamata a fare la propria parte per lanciare un messaggio forte e visivamente potente».
«La nostra rassegna da tre anni apre il suo programma con un evento di sensibilizzazione sulla violenza contro le donne – spiegano le organizzatrici di DoloMitike – Viva Vittoria si è presentato come un sogno da realizzare sulle nostre montagne, patrimonio dell’umanità UNESCO, da cui lanciare un messaggio universale qual è quello del no alla violenza. Siamo partiti a marzo creando due centri di cucitura ad Auronzo e a Belluno, che nel corso dei mesi hanno raccolto gruppi di cucito e coperte realizzate in tutta Italia, da varie città, addirittura dall’estero: il richiamo delle Dolomiti, unito alla forza della formula di Viva Vittoria, ha riscosso un successo incredibile».
Le singole coperte esposte, fatte a maglia e a uncinetto, delle più diverse fogge e colori, sono state riscattate da tutte le persone che, nel corso della giornata, hanno effettuato una donazione. I fondi raccolti saranno destinati alle associazioni Belluno Donna, Onda Rosa, Cooperativa Blhyster, che operano per aiutare donne vittime di violenza fisica e psicologica. «Si potrà continuare a donare anche nei prossimi giorni – spiegano le organizzatrici di DoloMitike – ritirando il proprio quadrato di coperta nei centri di cucitura di Auronzo di Cadore e Belluno».