Venerdì 29 maggio alle 10 e alle 20.45 sarà proiettato il documentario « Mattmark, neve e ghiaccio»
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Primiero (Trento) – Per commemorare il sesto anniversario della scomparsa di Rino Zandonai, Giovanni Battista Lenzi e Luigi Zortea – le tre vittime trentine del volo Air France, Rio de Janeiro-Parigi precipitato nell’Oceano Atlantico nella notte fra il 31 maggio e l’1 giugno 2009 – quest’anno l’Associazione Trentini nel Mondo organizza un doppio appuntamento nella giornata di venerdì 29 maggio: alle ore 10.00 a Trento nella Sala Rino Zandonai, presso la sede dell’Associazione e alle 20.45 nella Sala dei Vigili del Fuoco di Mis a Sagron Mis.
In entrambe le occasioni sarà proiettato il docufilm «Mattmark, neve e ghiaccio», realizzato da Marco Tagliabue e prodotto dalla Televisione Svizzera. Quest’anno ricorre infatti il 50° anniversario della tragedia di Mattmark, nel Cantone Vallese in Svizzera, dove il 30 agosto 1965 durante i lavori della costruzione di una diga, un ghiacciaio precipitò a valle travolgendo le baracche degli operai che stavano lavorando. I morti furono 88, dei quali 56 italiani. Fra di loro anche cinque trentini: Costante Remon e Ottorino Daldon di Sagron Mis, Gino Furletti di Riva del Garda, Primo Appoloni di Pieve di Bono e Ferdinando Degara di Tiarno di Sotto.
Le cinque vittime non erano gli unici trentini presenti sul luogo. Come riportato sul mensile della Trentini nel mondo del settembre 1965, gli «scampati alla catastrofe» furono Camillo Broch, Valerio Faoro (di Tonadico), Oscar Salvadori e Modesto Simon (di Transacqua), Raul Brancher (di Siror), Luigi, Agostino ed Ettore Reppele (di Mezzano), Vittore Salvadori, Ettore Daldon, (di Sagron), Giuliano Zancanella, Bruno Lamber e Gianfranco Perotto. Durante la serata a Sagron Mis saranno proiettate anche le interviste registrate l’anno scorso con Ettore Daldon, Erminio Salvadori ed Egidio Broch, tratte dal video che l’Associazione Bellunesi nel mondo sta realizzando sul 50° di Mattmark.
La tragedia di Mattmark
Mattmark rappresenta un episodio, al pari della tragedia nella miniera di Marcinelle in Belgio, che ha segnato la storia dell’emigrazione italiana in Europa e che non va dimenticato, perché può stimolare una riflessione, sempre attuale, sulla necessità di garantire condizioni di lavoro rispettose della dignità umana e della sicurezza delle persone.
Nell’incontro presso la sede della Trentini nel mondo, la proiezione del docufilm – che alterna le storie di superstiti e familiari delle vittime, tra Italia e Svizzera, ponendo la luce sulle responsabilità dell’accaduto – sarà preceduta da un intervento di Bruno Fronza, presidente onorario dell’Associazione, che racconterà la sua esperienza personale vissuta a Mattmark nei giorni immediatamente successivi alla tragedia: all’epoca del fatto Fronza ricopriva la carica di vice presidente della Trentini nel mondo.