I corpi di un uomo e di una donna, morti per ferite da colpi di pistola, sono stati ritrovati a Dogaletto di Mira, nel Veneziano
NordEst – La tragedia è avvenuta a Dogaletto, una frazione di Mira, dove si è consumato un omicidio-suicidio. Un agente della polizia, ha ucciso la moglie e poi si è tolto la vita con la pistola di servizio.
Ad uccidere la moglie è stato un rappresentante delle forze dell’ordine. Si tratta di Luigi Nocco (53), ispettore di Polizia in servizio a Marghera all’ufficio immigrazione. L’uomo – secondo una prima ricostruzione della tragedia – avrebbe raggiunto la moglie Sabrina Panzonato (52) in strada, durante un diverbio iniziato in casa, e l’avrebbe uccisa con un colpo di pistola al collo. Dopodiché avrebbe rivolto l’arma contro se stesso.
Secondo una prima ricostruzione operata dai colleghi della squadra mobile dopo i rilievi sommari eseguiti dai carabinieri, la lite è inziata in casa. I vicini hanno sentito le voci dell’uomo e della donna aumentare di volume e farsi sempre più secche.
Poi la donna ha cominciato a urlare chiedendo aiuto ed è scappata, aprendo la porta dell’abitazione e attraversando velocemente il giardinetto. Ma lui l’ha inseguita, pistola in pugno.L’uomo ha raggiunto la moglie in strada davanti alla loro auto, una Fiat Punto, ha estratto la sua pistola e ha sparato alla moglie a bruciapelo, uccidendola sul colpo. Sembrerebbe che la coppia avesse affrontato un periodo di crisi e si stesse separando.
#Mira #Venezia Confermato: è un omicidio-suicidio. Un poliziotto ha sparato alla moglie e poi si è tolto la vita. Foto @Agenzia_Ansa pic.twitter.com/8Al8VcHPU1
— Tgr Rai Veneto (@TgrVeneto) August 17, 2017
In breve
Morto il bimbo che si era rinchiuso nell’auto della mamma – E’ morto il bambino di 4 anni che si era chiuso dentro l’auto della madre a San Giovanni Lupatoto (Verona). Il piccolo trasportato in ospedale a Borgo Trento era apparso subito grave e a nulla sono valsi i tentativi dei medici di salvargli la vita. E’ morto senza riprendere mai conoscenza. Era stata la madre a trovare il bambino già privo di sensi all’interno dell’auto, che era parcheggiata sotto il sole. Sull’episodio indagano i carabinieri. L’automobile nella quale era riuscito a salire il piccolo era parcheggiata sotto la casa dove il bimbo abitava con il padre, la madre e con i fratellini. I genitori, lei italiana, lui straniero, è molto conosciuta in paese dove abita da anni. Da quanto si è appreso quando i genitori si sono accorti dell’assenza del bambino avrebbero iniziato a cercarlo attorno all’abitazione, nelle strade vicine, scoprendolo poi nella vettura.