Il colonnello dei carabinieri in servizio al comando della Legione di Bolzano è tra le persone fermate da Guardia di finanza e dagli stessi colleghi Carabinieri per l’esecuzione di una ottantina di provvedimenti disposti dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro.
Luigi Verde, di 57 anni, è responsabile della logistica della Legione, in servizio alla sede regionale nella caserma di via Druso. Nell’abitazione a Bolzano del colonnello Verde sono state trovate, secondo quanto hanno riferito investigatori e inquirenti, armi da guerra ed esplosivo. L’ufficiale, secondo quanto è emerso dalle indagini, avrebbe svolto un ruolo, in particolare, nei trasporti di droga.
L’organizzazione criminale – Faceva capo alle cosche Muto e Chirillo della ‘ndrangheta ed aveva la sua base operativa a Cetraro (Cosenza), il paese della costa tirrenica base operativa di Muto, definito ‘il re del pesce’.
Alle persone contro le quali sono stati emessi i provvedimenti di fermo viene contestata l’associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata al traffico di droga ed armi, ma non al colonnello Verde.
L’operazione ha interessato la Calabria, il Trentino Alto Adige, l’Emilia e il Veneto. L’arresto del colonnello Luigi Verde è avvenuto a Bolzano all’interno della caserma della Legione dei carabinieri del Trentino Alto Adige. Nel 2003 il colonnello Verde era già stato assolto a Sondrio dall’accusa di omessa denuncia di reato e falsità ideologica.