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E’ polemica a Treviso per la “Bestemadora”

E’ polemica nel Trevigiano Al centro del dibattito, l’apertura del bar chiamato ‘Bestemadora’ a pochi metri dall’antica abbazia trevigiana a Follina. Aver scelto il nome, in ricordo di antichi climi anticlericali che si respiravano in molte osterie, e’ gia’ di per se’ una scelta non elegante.

Ma il fatto che il locale dedicato alla blasfemia sia cosi’ vicino alla celebre abbazia ha provocato il grande disappunto dei frati che reggono il monastero del XII secolo e di molti cittadini.

L’antica Abbazia – L’abbazia di Santa Maria fu fatta erigere da Sofia di Colfosco che qui, il 18 giugno 1170, con il patriarca di Aquileia, il vescovo di Ceneda più altre autorità, donò le chiese del castello di Serravalle, e di altre località ad un monaco benedettino (di Santa Margherita). San Carlo Borromeo fu abate di questo luogo, curato dai cistercensi. La storia del paese è tuttavia più tarda, essendo legata all’abbazia cistercense del XII secolo, fondata su un precedente complesso benedettino. Grazie all’operato dei monaci, a Follina e in tutta la Valmareno si radicò la lavorazione della lana (lo stesso toponimo deriva dal verbo follare, inerente l’attività tessile). Il settore tessile prosperò per secoli, arrivando al massimo splendore dal XVII secolo.

Categories: NordEst
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