Il mese di settembre si apre con il tempo incerto ma anche con un’eclissi di Sole

di Ervino Filippi Gilli 

Nordest – L’evento interesserà soprattutto la Tanzania, mentre gli abitanti di Africa centrale, Asia meridionale, Australia occidentale e Antartide potranno ammirare un’eclissi solare solo parziale.

Questa volta non siamo compresi nel cono d’ombra creato dalla Luna che si frappone tra noi ed il Sole; l’ultima eclisse – parziale – che ha interessato il Nord Italia è avvenuta il 20 marzo 2015 mentre quella precedente, che si è registrata il giorno 11 agosto 1999, è stata totale.

Il fatto che la Luna vada a coprire il Sole impedendo che la luce raggiunga la Terra, non ha solo effetti gravitazionali (ricordiamo che le maree sono influenzate dalla massa della luna che attira verso di sé la Terra – e viceversa) ma anche termici.

E’ chiaro che il calo termico viene risentito maggiormente in caso di eclisse totale. Nel 2015, se consideriamo le temperature prima che il fenomeno inizi e le confrontiamo con quelle registrate all’apice dell’eclissi, possiamo notare come si sia verificato un abbassamento 0.4°C a San Martino ed anche a Passo Cereda.

Discorso ben diverso vale per il fenomeno del 1999, eclissi totale che ha portato il buio per quasi un minuto, durante il quale la temperatura è scesa di 2.5°C a Passo Cereda, 1.3°C a Passo Rolle e 2.0°C a San Martino.

Descrivere le sensazioni che si provano durante una eclissi è difficile: è il freddo ed è la paura dell’ignoto, del non sapere se il Sole si riaccenderà di lì a qualche istante. Virginia Woolf le racconta in un suo scritto del 1927, ultima eclisse totale in Inghilterra prima di quella del 1999.

“Rapidamente, velocemente, tutti i colori impallidirono; si fece scuro, sempre più scuro, come all’inizio di una violenta bufera; la luce calava; calava sempre; e noi si continuava a dire questa è l’ombra; e pensammo ora è finito, questa è l’ombra; quando di colpo la luce si spense. Eravamo caduti. Tutto era estinto. Non c’era più colore.

La terra era morta. Questo fu l’attimo sbalorditivo; e il seguente, quando, come se rimbalzasse una palla, la nube riprese colore, nulla più che un etereo scintillio, e la luce tornò. I colori per qualche attimo furono di un’incantevole qualità: freschi, vari; qui azzurro, là bruno; tutti colori nuovi, come dilavati e poi dipinti di nuovo.”

Novilunio