Per il quinto giorno consecutivo si registra dunque un calo dei contagiati. L’auspicio di Apss è che questa tendenza prosegua, ma è necessario non abbassare la guardia e rispettare le consegne relativamente soprattutto al restare a casa
Trento – I guariti sono 166, e 1336 le persone curate a domicilio. 75 quelle in terapia intensiva. Per quanto riguarda i nuovi aiuti del Governo alle regioni, al Trentino potrebbero spettare oltre 4 milioni di euro. Alla conferenza stampa ha preso parte anche l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi: “Credere o no oggi non fa la differenza – ha detto – siamo tutti accomunati dal dolore, dallo shock, dal voler bene, dalla carità e dall’incontro”.
“Si sta valutando con gli amministratori locali – ha detto il presidente Maurizio Fugatti – di sospendere anche il punto nascite di Cavalese, solo temporaneamente. Ci servono medici ed infermieri in prima linea. Da lunedì è confermato l’aumento dei tamponi e probabilmente anche del numero dei positivi, ma questo non deve preoccupare. Noi siamo sicuramente – ha sottolineato Fugatti – tra le realtà che hanno avuto il numero di contagi maggiori, considerando un periodo medio. Sul tema delle protezione, invitiamo a segnalare situazioni di necessità, oggi non mancano i dispositivi”.
I decessi
Le nuove vittime – ha precisato l’assessora Stefania Segnana – sono di: Pinzolo, Pergine, Trento, Riva, Levico, San Lorenzo, Pergine, Bleggio e Ledro. I casi totali più elevati a Trento 334 (+14) e a Pergine 137.
L’intervento del Vescovo
Alla conferenza stampa è intervenuto, mons. Lauro Tisi: “A partire dalla Caritas, il comparto al momento più attivo – ha detto l’arcivescovo di Trento – siamo contenti in primo luogo di non avere chiuso i servizi che si rivolgono ai poveri. Abbiamo invece come noto deciso di chiudere le chiese perché riteniamo che in questo momento l’imperativo evangelico sia per il cristiano manifestare anche con questa rinuncia l’amore per gli altri. La storia dei cristiani è anche storia di sofferenza, e la sofferenza oggi segna pesantemente la nostra comunità. In prima linea oggi ci sono gli operatori sanitari, e assieme a loro anche molti altri. L’impegno che sta emergendo in questi giorni è straordinario, ma non nasce ora, viene da lontano. L’ho visto spesso all’opera. Abbiamo un Trentino sano, vero, bello. Non solo coloro che si impegnano direttamente per fronteggiare il contagio, e che sono naturalmente i più esposti, ma tutti quelli che testimoniano il loro amore per l’altro anche solo restano a casa.
Noi cerchiamo di mantenere il più possibile i contatti con le persone, con gli strumenti che possiamo adoperare in questo momento, sostenendo la speranza e aiutando a trovare una luce. Cristo vive nei nostri malati. Ci fa soffrire il pensiero che tante persone che muoiono sole, ma sappiamo che i sanitari si stanno impegnando anche su questo versante.
Il Papa lo ha detto chiaramente: dobbiamo trovare la via del noi. E credo che lo stiamo già facendo, così come credo che abbiamo capito che non possiamo vivere da soli. Dico anche che per fortuna ci sono i social, nei confronti dei quali a volte sono stato molto critico, perché oggi ci consentono di comunicare. Una cosa straordinaria che stiamo scoprendo è che per stare con gli altri, in questo momento, dobbiamo rimanere a distanza. E’ un fatto assolutamente nuovo. Credere o no credere non fa la differenza. Siamo tutti accomunati dal dolore e dalla sorpresa. Ma il terreno sul quale possiamo convergere è quello del volere bene. E questo vale per tutti, credenti e non”.
Tamponi e attività nelle Rsa
Sono intervenuti come di consueto il direttore generale dell’Apss Paolo Bordon, Antonio Ferro, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Apss, il direttore del Dipartimento Integrazione socio-sanitaria Enrico Nava.
Si è parlato nuovamente di tamponi. Il test ha una sensibilità dal 70 al 95% e rimane dunque il gold standard. Si stanno comunque testando anche altri sistemi per rilevare la presenza del virus. I dati sul calo dei contagi inducono a qualche ottimismo, ma se legati solo ai tamponi non sono reali, perché, come noto, non esaustivi. Per questo il Trentino ha deciso fra l’altro di conteggiare anche i sintomatici che hanno avuto contatti con persone risultate positive, il che ha fatto registrare nel territorio più casi di contagio rispetto ad altre realtà. Lo si è fatto, in altre parole, per avere una fotografia più realistica della situazione
L’assessore Segnana infine ha messo in guardia nei confronti di truffe agli anziani, da parte di persone che si presentano nelle case sostenendo di voler eseguire il test del tampone e ha ringraziato Protezione civile e Nuvola per avere distribuito 500 nuovi kit ai medici di medicina generale, a guardie mediche e pediatri di libera scelta per effettuare le visite a domicilio, in particolare nelle valli.
Guarda la conferenza
Coronavirus – aggiornamento del 29/03/2020
Pubblicato da Provincia autonoma di Trento – Pagina Ufficiale su Domenica 29 marzo 2020
In breve dall’Alto Adige
In Alto Adige il numero dei decessi per coronavirus da ieri è salito di 7 a 71 e il numero dei casi positivi di 123 a 1.205. Sono questi gli ultimi date dell’Azienda sanitaria che nelle ultime ore ha eseguito 969 tamponi. Complessivamente sinora sono stati effettuati, a livello provinciale, dall’Azienda sanitaria 10.137 tamponi su 5.994 persone. Sono ricoverati complessivamente 229 pazienti Covid-19, 206 dei quali sono nei reparti dei sette ospedali altoatesini e 23 nel centro di quarantena a Colle Isarco (questi privi di sintomi o con sintomi leggeri). A questi si aggiungono 63 casi sospetti. Sono 51 le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva. Ad oggi vi sono inoltre 9 pazienti ricoverati in reparti di terapia intensiva in Austria (Reutte, Lienz, Hall, Innsbruck, Feldkirch).
2.518 persone attualmente si trovano in quarantena obbligatoria o in isolamento domiciliare. Sono 1801 le persone che hanno concluso la quarantena e l’isolamento domiciliare. Gli operatori dell’Azienda sanitaria positivi al test del Coronavirus sono 132. A questi si aggiungono 9 medici di medicina generale e 2 pediatri di libera scelta. E’ aumentato anche il numero delle persone guarite dal Covid-19 che ad oggi sono 86. Guarda le ultime conferenze della Provincia di Bolzano (VIDEO)