Salgono a 4183 le persone che in Trentino hanno contratto il Coronavirus, di queste 1124 sono state contagiate nelle RSA. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 12 decessi, di cui 10 nelle RSA e 86 nuovi contagi, 22 nelle RSA, di cui 78 verificati con tampone, 1276 quelli effettuati. Il totale delle persone decedute sale quindi a 360. I guariti salgono a 1201, mentre 41 pazienti si trovano ricoverati in terapia intensiva e 1611 alle cure domiciliari, in progressiva decrescita
Trento – “I dati – ha detto in apertura il presidente Fugatti – seppur sempre pesanti dal punto di vista dei decessi – ci confermano la stabilizzazione del contagio, con una percentuale fra persone positive e tamponi effettuati pari al 6,7%. Stabile anche il dato sulla terapia intensiva. Mentre rimane ancora critica la situazione delle RSA che noi abbiamo sempre riportato nella più totale trasparenza”.
Il presidente ha poi affrontato il tema delle riaperture. “Ci arrivano tante richieste – ha detto – e stiamo valutando, ma bisogna tenere conto anche delle decisioni prese a livello nazionale. Abbiamo deciso autonomamente, fra i primi in Italia, la riapertura dei cantieri all’aperto, assumendoci le nostre responsabilità. Sugli spostamenti delle persone stiamo riflettendo, ma dobbiamo tenere conto delle valutazioni scientifiche che si faranno in campo nazionale. Come sapete – ha aggiunto Fugatti – stiamo lavorando con un team di esperti che si confronta costantemente con tutte le categorie economiche e sindacali per mettere in campo alcune iniziative legislative, sulle quali ci confrontiamo anche con le minoranze in Consiglio provinciale, per sostenere l’economia trentina, che dovranno essere accompagnate – ha aggiunto – da una forte semplificazione burocratica”.
Il presidente è poi ritornato sulla richiesta di rivedere gli accordi finanziari fra l’Autonomia e lo Stato, in ballo ci sono circa 430 milioni. “Mi sembra improprio dire che abbiamo chiesto uno sconto – ha detto Fugatti. In una situazione del genere, con i conti dello Stato saltati a causa dell’emergenza, ci sembra giusto, come del resto previsto dallo Statuto, poter gestire noi i soldi dei trentini che in passato abbiamo trasferito a Roma per il risanamento dei conti pubblici nazionali, cosa che era giusto fare”.
Infine, Fugatti ha ricordato che domani entra in vigore una nuova ordinanza, annunciata ieri, con la quale sarà possibile riaprire i negozi di abbigliamento per bambini e le cartolerie, ad eccezione di quelli che sono presenti all’interno dei centri commerciali. L’ordinanza dispone, inoltre, l’obbligo di utilizzare la mascherina in tutti gli esercizi commerciali.
L’assessore Stefania Segnana è intervenuta sulla questione del rapporto fra Provincia e RSA. “C’è stato fin dai primi di marzo – ha detto – dialogo e massima condivisione con Upipa e Spes. Quando ancora non c’erano ospiti contagiati abbiamo elaborato delle linee guida che prevedevano la possibilità di una visita al giorno per un parente, convinti di quanto fosse importante la relazione familiare. Ma non c’è stata nessuna imposizione, tanto che abbiamo lasciato piena discrezionalità ai direttori sanitari di applicarle o meno”.
L’assessore ha poi evidenziato che si sta lavorando per allestire delle strutture intermedie dove potranno accedere, per un periodo di quarantena, le persone anziane che hanno diritto ad entrare nelle RSA, ma che non hanno potuto ancora accedervi per via della situazione. Analogo impegno e in atto per riattivare i servizi domiciliari a sostengo delle famiglie con figli, in considerazione delle riaperture di alcuni settori economici. L’assessore ha infine informato che il Nucleo elicotteri della Provincia, in collaborazione con Leonardo Helicopters, su richiesta del 118, ha ottenuto in questi giorni dall’ENAC l’approvazione per l’impiego di una barella speciale, di biocontenimento che consentirà di effettuare trasporti di COVID+ anche in elicottero. Questa barella, modello Isoark N36-7 è la prima ed unica in Italia in campo civile.
“La preoccupazione più forte in questo momento – ha ribadito il dirigente generale del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia, Giancarlo Ruscitti – riguarda le RSA, dove stiamo concentrando il nostro impegno. I dati del Trentino e anche quelli delle regioni limitrofe evidenziano un decremento del contagio e quindi ci permettono di ragionare sulle riaperture, che dovranno però avvenire secondo precise linee guida che stiamo elaborando”.
Parlando delle mascherine distribuite alla popolazione Ruscitti ha evidenziato che sono certificate dall’Istituto Superiore di Sanità e che servono soprattutto a proteggere gli altri. “Resta molto importante per evitare il contagio, oltre ad utilizzare guanti e mascherine – ha sottolineato – mantenere la distanza di un metro”.