“Approvando questo documento le regioni rispondono all’inerzia dello stato. Fatto un lavoro non per la morte ma per la vita”
Venezia – “Approvando questo documento di linee guida all’unanimità le Regioni hanno saputo dare un segnale di civiltà e umanità verso le coppie infertili e sostituire con la loro concretezza l’inerzia dello Stato che, senza questo nostro contributo, sarebbe durata chissà quanto, lasciando aperto un gigantesco vuoto legislativo. Ora la palla passa al Governo, che ha tutti gli elementi per dare il via in poche settimane. Se così non sarà il Veneto partirà comunque applicando ciò che abbiamo approvato oggi”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, esprimendo soddisfazione all’uscita della seduta straordinaria della Conferenza dei Presidenti e delle Province Autonome, che ha dato l’ok all’unanimità al documento di linee guida per l’erogazione della fecondazione eterologa, come previsto da un pronunciamento della Corte Costituzionale.
Rispondendo alle critiche rivolte alla decisione da alcuni settori del mondo cattolico, Zaia ha tenuto a precisare che “Sono cattolico anch’io e invito tutti a considerare che questa è una decisione per la vita, non per la morte; per dare una possibilità alle persone che desiderano generare una nuova vita; per evitare costosi e purtroppo a volte truffaldini viaggi della speranza verso l’estero. Diamo un colpo decisivo ad un business sempre più diffuso, che sfrutta la sofferenza delle coppie: le nostre strutture pubbliche, assolutamente qualitative, erogheranno il tutto gratuitamente, chiedendo soltanto un ticket”.
“E questo – ha aggiunto il Governatore del Veneto – sia che il Governo nazionale, dove purtroppo l’ufficio complicazione cose semplici è l’unico sempre attivo, recepisca in fretta l’ottimo lavoro delle Regioni, sia che continui a barcamenarsi tra annunci, marce avanti e precipitose marce indietro”.
Zaia ha stimato che, nel Veneto, l’incidenza della nuova terapia dovrebbe attestarsi attorno ai 500 casi l’anno.