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Finanziaria Trentino, approvata manovra 2012 (VIDEO)

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Lunedì notte il Consiglio provinciale di Trento ha approvato con i 21 voti a favore della maggioranza, i 10 contrari dell’opposizione e quello di astensione di Nerio Giovanazzi di Amministrare il Trentino, il disegno di legge 261 che contiene le misure della finanziaria provinciale per il 2012. A seguire sono stati approvati anche i cinque articoli del secondo disegno di legge che forma la manovra, il 262, relativo al bilancio di previsione da cui dipendono le risorse della finanziaria. Questo secondo testo è stato approvato con 21 voti favorevoli, 1 astenuto (Giovanazzi) e 12 contrari (essendosi aggiunti anche Eccher e Sembenotti). 

A questa conclusione si è giunti poco dopo la mezzanotte al termine delle dichiarazioni di voto durate tre ore, che hanno visto gli interventi di 20 consiglieri, iniziando da quello del presidente della Giunta Dellai. Il clima costruttivo del confronto politico creatosi in aula dopo l’accoglimento da parte della Giunta di alcuni emendamenti significativi presentati dalle minoranze, è stato sottolineato da tutti gli esponenti della maggioranza, a cominciare dal presidente Dellai, e anche da una parte dei rappresentanti dell’opposizione nonostante il voto contrario di questi ultimi. 

Sembenotti soddisfatto per le risorse garantite allo sport

Che l’atteggiamento del presidente della Giunta abbia permesso al dialogo di prevalere sulla chiusura pregiudiziale nei riguardi delle richieste avanzate dai consiglieri dello schieramento avverso, è stato apprezzato, sia pur con sfumature e accenti diversi, dal capogruppo del Pdl Walter Viola e dal suo collega Pino Morandini, ma anche da Claudio Eccher e Marco Sembenotti della Lista Civica per Divina presidente. Sembenotti in particolare ha ricordato il recepimento nella legge finanziaria 2012 delle modifiche da lui richieste per difendere le risorse destinate dalla Provincia al settore dello sport. 

Toni più duri dalla Lega e da Borga

Più dura nel ribadire le ragioni del dissenso la Lega Nord Trentino, intervenuta con Penasa, Savoi, Casna e FIlippin, che hanno ribadito la loro netta contrarietà all’inadeguatezza e insufficienza delle misure previste da questo bilancio a sostegno delle imprese, delle famiglie e dei Comuni. 

Anche Rodolfo Borga del Pdl ha evidenziato più il peso dei punti inaccettabili di questa finanziaria che i motivi di concordia, soprattutto perché la legge riporta alla responsabilità amministrativa della Giunta e quindi alle delibere la competenze relativa a temi e interventi sui quali dovrebbe essere il Consiglio ad intervenire con leggi.

Il "tappo finito sulla testa" di Bombarda

Da segnalare nel corso del dibattito un piccolo "siparietto": le scuse rivolte dal presidente Dellai al verde Roberto Bombarda, nei confronti del quale in un momento di tensione il governatore si era espresso – come lui stesso ha riconosciuto – "in maniera non propriamente anglosassone". Bombarda ha accettato le scuse di Dellai confessando di sentirsi "come chi, quando si stappa la bottiglia di spumante, viene colpito sulla testa dal tappo", mentre avrebbe preferito essere preso di mira e "ricevere più attenzione per le idee". 

GLI INTERVENTI:

Di seguito, una sintesi delle dichiarazioni di voto iniziate intorno alle 21.00 e durate fino a dopo mezzanotte nell’aula del Consiglio provinciale al termine della maratona per l’esame del bilancio 2012. 

Lorenzo Dellai, presidente della Giunta, ha ringraziato maggioranza e opposizione per aver contribuito al dibattito. "Le condizioni in cui abbiamo lavorato non sono ordinarie – ha osservato – ma l’atteggiamento è stato di grande responsabilità pur con discussioni accese. Tutti possiamo però essere soddisfatti per queste giornate intese di lavoro". Dellai ha poi espresso riconoscenza alla Giunta e usato toni distesi nei confronti di tutti. "Se vi sono stati momenti di polemica o reazioni che potevano lasciare intendere una non comprensione del ruolo del Consiglio, voglio riconfermare il pieno rispetto del ruolo di quest’aula. Lo dico perché anche nel prosieguo della legislatura dovremo prendere decisioni importanti per fronteggiare una crisi che non accenna a migliorare". Infine si è scusato con Bombarda: "con lui nel corso di un piccolo incidente mi sono espresso in maniera non propriamente anglosassone".

Walter Viola, capogruppo del Pdl, ha riconosciuto che dall’esame di questa finanziaria sono emersi "segnali di attenzione alle osservazioni e alle proposte delle minoranze". Il giudizio negativo però resta "perché occorreva un cambio di passo più deciso e su alcune cose rimaniamo decisamente contrari". Anche lui si è augurato che da qui alla fine della legislatura il metodo di confronto continui ad essere costruttivo per il bene del Trentino, "pur senza nulla concedere agli inciuci e nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione".

Franca Penasa (Lega Nord Trentino). "Il nostro dissenso continua ad essere pieno, perché con un bilancio ancora così ricco la Giunta non ha saputo aiutare le imprese e le famiglie. Inoltre vi sono ancora troppe spese che gravano negativamente sulla crescita, come nel caso dell’impiego sproporzionato di risorse per la banda larga, a scapito ad esempio di investimenti nelle infrastrutture a favore del turismo. Inoltre il progetto Metroland prefigura ulteriori sviluppi del debito della Provincia. Ad uscire peggio di tutti da questo bilancio sono i comuni, penalizzati sia nelle competenze sia nelle capacità finanziarie a scapito della loro autonomia. Non vi è stata la necessaria attenzione né all’edilizia né alla sanità dove si è investito sulla protonterapia anziché sui servizi essenziali. Mancano infine misure adeguate per la crescita economica.

Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino). "La crisi ha creato un clima diverso nell’affrontare i passaggi di questo testo: c’è stata maggior apertura da parte della Giunta nei confronti delle opposizioni e anche queste ultime hanno avuto un atteggiamento più costruttivo. Alcune proposte della Lega, del Pdl, della Civica e mie sono state accolte. Nostro compito è vigilare nel corso del prossimo esercizio per verificare come verrà applicata questa finanziaria". Giovanazzi ha infine espresso soddisfazione per l’accoglimento degli emendamenti da lui presentati e in particolare di quello che introduce il fondo di garanzia destinato ad agevolare l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie.

Margherita Cogo (Pd). "Il segnale dato con questa finanziaria è positivo. Il momento è difficile ma il Trentino va dotato di norme in grado di rafforzare alcuni settori. In particolare è stato giusto mettere in campo investimenti a favore dei giovani". "In quest’aula discuteremo ancora di come la Giunta intende riorganizzare la Holding provinciale per rendere più efficiente e snello l’apparato burocratico nel rispondere alle esigenze attuali. La prossima finanziaria sarà la più importante per certificare ciò che è stato fatto in queste tre legislature. Il Pd approva quindi con convinzione la legge di bilancio, "anche se in partenza alcune nostre posizioni sembravano inconciliabili. Il denominatore comune che ha permesso di ricompattarsi è stato il fatto volere tutti il bene di questa nostra provincia".

Renzo Anderle (Upt). Giudizio positivo a sostegno di tutta la manovra è stato espresso da Anderle, unico consigliere a prendere la parola nelle dichiarazioni di voto per l’Upt. "Gli obiettivi che emergono da questo bilancio di 4 miliardi e 636 milioni sono lo sforzo di contenimento della spesa, il concorre al risanamento del debito pubblico rispettando in pieno il patto di stabilità Viene evidenziato il ruolo della Provincia e il ruolo dell’Autonomia. Il quadro della manovra appare organico, equilibrato e costituisce il presupposto per il rilancio delle attività economiche nel nostro territorio. C’è stato grande rispetto per le autonomie locali, comuni e comunità". Occorrerà – ha concluso Anderle – instaurare un rapporto positivo con la Lombardia, il Veneto e la vicina provincia di Bolzano, magari rivisitando la Regione".

Claudio Eccher (Lista Civica per Divina presidente). A suo avviso il clima conciliante che si respira anche nella nostra aula consiliare nasce dal fatto che "siamo stati tutti contagiati dal presidente Napolitano". Il presidente Dellai ha dimostrato di voler lavorare non per la propria rielezione ma, come diceva Degasperi, "da vero statista, pensando cioè alle generazioni future". Il voto negativo del suo gruppo è dovuto alla mancanza di coraggio dimostrata in questa manovra finanziaria, che volendo spaziare in tutti i settori ha affrontato alcuni problemi in modo superficiale. Sanità: "noto un senso di scontentezza tra i medici che non mi piace. Sta subentrando una mentalità impiegatizia. Con tutto il rispetto per gli impiegati, un medico non può guardare l’orologio". Eccher ha concluso lanciando un appello all’ottimismo diffuso.

Alessandro Savoi (capogruppo della Lega), dopo essersi scagliato contro "i nuovi ladri di Roma" identificati con il governo Monti, ha contestato la finanziaria "nella quale si è voluto mettere di tutto e di più". Come nel caso dell’articolo 24 che prevede la completa riorganizzazione della Provincia che ha messo perfino in imbarazzo gli uffici legislativi del Consiglio. Riorganizzazione per la quale occorreva un autonomo disegno di legge. Lo stesso dicasi per l’articolo sull’università, che non si può disciplinare nel contesto di una legge finanziaria. "Non tutti questi provvedimenti dovevano essere ammessi perché non attinenti al tema delle entrate e delle uscite". Ha concluso parlando di Comuni e comunità: "o si rafforzano i primi oppure si scelgono i secondi. Il prossimo referendum promosso dalla Lega e ora accolto, porterà ad una svolta in questo campo".

Mario Casna (Lega). Con questa finanziaria "i problemi rimangono tali e quali. La disoccupazione aspetta ancora una risposta e i giovani rimangono demotivati e delusi. Casna ha poi ricordato la crisi delle imprese di cui anch’esse portano la responsabilità per mancanza di conoscenza e innovazione, soprattutto nel settore del porfido". Ha esortato per il futuro a liberare il sistema provinciale da troppa burocrazia che impedisce a molti di lavorare e di avere una casa. "Occorreva investire di più nell’edilizia perché i soldi spesi in questi settori torneranno sotto forma di Iva e tasse alla nostra Provincia". Ha chiesto infine alla Giunta "più rispetto per le opposizioni".

Luigi Chiocchetti (Ual) ha espresso soddisfazione per la manovra economica. "Le misure di questa manovra danno una mano al Trentino perché recuperi fiducia e serenità, dagli interventi per l’equità a quelli a favore della crescita e sviluppo alle nostre imprese". Questo bilancio è una "chiamata all’unità di tutte le forze sociali ed economiche" perché concorrano al bene del Trentino. Fondamentali gli interventi a favore dei giovani, della formazione e del lavoro. Lo sforzo compiuto con questa finanziaria è far sì che le nostre istituzioni tornino ad essere amate dai cittadini. Ha infine sottolineato il valore dell’Euregio e delle minoranze linguistiche, il sostegno alle quali non è venuto meno con le misure a favore del Comun General de Fascia.

Bruno Firmani (Idv) ha detto di aver rifiutato un libro regalato da un Comune trentino ai consiglieri, "perché questi soldi potevano essere spesi meglio". Ha poi preannunciato la presentazione di un suo disegno di legge per eliminare o ridurre il precariato di cui "stanno morendo i giovani". "Anche i sindacati dovrebbero dare una mano rendendo più duttili i contratti di lavoro, perché di precariato non si può vivere". Firmani ha auspicato accordi tra università e imprese per sviluppare la ricerca applicata e la realizzazione di prodotti vincenti e vendibili nel mercato internazionale". Infine: il costo della burocrazia va ridotto se vogliamo sostenere gli interventi sociali come la cassa integrazione".

Roberto Bombarda (Verdi) ha assicurato il proprio voto positivo perché questo bilancio combina equità e sviluppo. Per il futuro ha esortato a pensare soprattutto all’Europa e all’ambiente. Bene l’inversione di rotta prevista dalla finanziaria per rendere più leggero l’apparato pubblico e favorire un passo in avanti della società civile". Ha poi esortato a recuperare di fronte alla crisi la lezione di don Guetti che inventò lo strumento innovativo del microcredito e della cooperazione. "Del suo messaggio dobbiamo raccogliere sia la capacità di stare insieme senza lasciare indietro nessuno sia le idee". Quanto al clima in aula "il nervosismo – ha osservato – era nell’aria". Ha aggiunto di aver già metabolizzato l’incidente citato da Dellai ("mi sono sentito come quello che quando si apre una bottiglia di spumanete di becca il tappo sulla testa"), ma che avrebbe preferito ottenere da lui maggiore attenzione alle idee".

Mattia Civico (Pd) ha ripreso le parole del presidente Della: "l’autonomia come antidoto alla solitudine". Fondamentale sarà "come interpreteremo le politiche di welfare, come spazio in cui farsi carico dei bisogni e valorizzare le competenze". Per questo Civico ha apprezzato la convocazione annunciata per l’anno prossimo degli Stati generali del welfare. "Questo è il tempo – ha osservato – di una nuova mutualità e di una nuova cooperazione. Servono collaborazione e una nuova coesione". Si tratta inoltre "di riconoscere il diritto di cittadinanza ai nuovi stranieri". Bene anche, tra le misure previste da questa finanziaria, quelle sugli assegni di cura e i buoni di servizio per i non autosufficienti, sul gioco d’azzardo, per i detenuti e per i giovani contro la precarietà. "Questo – ha concluso – non è più il tempo della melina, ma è il tempo di giocare insieme. E anche la politica è chiamata a dare il buon esempio".

Marco Sembenotti (Lista Civica) pur preannunciando il proprio voto negativo, ha apprezzato i toni dell’intervento finale del presidente Dellai e ha ricordato di aver avuto a cuore in questa finanziaria la questione dello sport, "che gode di un’attenzione residuale". Si è detto tuttavia soddisfatto dei 3,7 milioni di euro ripristinati a sostegno del comparto: "lo stesso valore dello scorso anno". Comprese le spese per investimenti, lo sport riceve lo 0,16% del bilancio. Siamo quindi ancora abbastanza lontani da una situazione ideale. "Occorrerebbe sfilare lo sport dalle competenze dell’assessore Dalmaso e assegnarlo a qualcuno che sappia qualcosa di questa materia". Malgrado i 130mila praticanti ufficiali tesserati, la dotazione finanziaria è bassa e le cose andrebbero male "se non si facesse conto sul grande spirito volontaristico dei trentini". Comunque, "almeno non è stato fatto un passo indietro e si è evitato il taglio del 19%".

Mauro Ottobre (Patt) ha ringraziato il presidente Dellai per il senso di stabilità che sta dando al Trentino. Ha poi auspicato l’acquisizione all’autonomia della nuova competenza fiscale per poter garantire una maggiore equità "ad esempio verso i negozi di montagna rispetto a quelli di città". Ha poi sostenuto il progetto Metroland e le comunità di valle, ed ha apprezzato dell’intervento del presidente il passaggio dedicato ai "nuovi trentini, perché dimostra che non abbiamo paura di confrontarci e di dialogare". E ha concluso rivolto a Dellai: "noi siamo molto contenti della sua guida, presidente e non vediamo nessun dopo di lei. La sua grande visione dovrà permettere che sia lei stesso a cedere il testimone al futuro governatore della Provincia. Mi fa sorridere qualche collega che crede di avere la capacità di prendere il suo posto".

Giuseppe Filippin (Lega) ha individuato la filosofia sottesa a questa finanziaria nella volontà di chi governa di la massima flessibilità nella propria azione. Riorganizzazione della Provincia: "La domanda è: come mai nel passato avevamo una macchina così costosa e farraginosa e ora si vuole cambiare. Si prevedono addirittura modalità innovative per l’assunzione nel pubblico in alternativa al concorso. Questo è un modo corretto di governare nel modo anglosassone, ma non nel nostro". Elementi strutturali della finanziaria sono le misure per l’edilizia e i giovani. Mancano però risorse per far sì che qualcosa cambi davvero. "I risultati di questa manovra – ha concluso li vedremo in quella del prossimo anno. Capiremo allora se le nostre critiche di oggi sono fondate". 

Pino Morandini (Pdl). "Nel metodo quella che è stata presentata come finanziaria si è palesata come tutt’altro. Gran parte delle norme è dedicata ad interventi sulle più svariate materie, per cui ne è uscita una miscellanea nella quale sono state accorpate norme sull’università e il gioco d’azzardo che avrebbero richiesto appositi e autonomi provvedimenti legislativi. Questa manovra è caratterizzata da un eccessivo e totale pragmatismo: non c’è nessuna visione alta. La crisi non è infatti solo economico-finanziaria ma di tipo etico. Mi sarei aspettato qualche messaggio e qualche norma di prospettiva su tre versanti: la sfida educativa, la questione delle separazioni e la natalità". Nel merito, "il punto più critico di questa manovra consiste nel fatto che è giunta-centrica e ignora o quasi il ruolo del Consiglio provinciale".

Rodolfo Borga (Pdl) ha esortato ironicamente il presidente Dellai a "non lasciare solo il consigliere Ottobre nella sua disperazione per la sua prossima dipartita". E a spiegargli che la non percorribilità dell’ipotesi del suo quarto mandato da governatore non dipende dalla sua volontà ma dalla legge. Borga ha poi ribadito l’esistenza di divergenze politiche molto marcate che spiegano la contrarietà del Pdl a questa manovra. Ad esempio sulle comunità di valle: i comuni vanno sostenuti, ma non attraverso questi nuovi enti. O sulla casa: canone moderato e fondo immobiliare sono strumenti farraginosi. O Metroland, che risucchia tutte le risorse per la soluzione di annosi problemi di viabilistica. Infine la governabilità, assicurata con la sottrazione al Consiglio di competenze portate nell’ambito amministrativo della Giunta. "Se questo garantisce governabilità, dall’altro pone un problema di libertà. Non siamo certo in un regime, ma questo modo di agire ha finito per soffocare la società trentina".

Michele Dallapiccola (capogruppo del Patt). "Con questa finanziaria abbiamo saputo interpretare al meglio per il Trentino i problemi della crisi che in Italia sono molto più sofferti". Clima: "se in futuro la popolazione vorrà rieleggere questa maggioranza darà fiducia a un gruppo che sappia lavorare insieme". Dopo alcune frizioni interne la maggioranza ha saputo convergere sulle priorità da perseguire insieme per il bene del Trentino". Si tratta ora come gruppo di dimostrare capacità di amministrare bene le conseguenze da questa finanziaria". E ha concluso: "il 2012 sarà un anno decisivo per la Provincia visto il modo in cui si prospetta la crisi". 

Il presidente del Consiglio Bruno Dorigatti ha preso per ultimo la parola prima del voto finale e della conclusione dei lavori. "Questi sei intensi giorni di lavoro sono stati proficui. Ringrazio tutto il personale per aver permesso il buon funzionamento del Consiglio e i componenti sia della maggioranza che della minoranza per la consapevolezza dimostrata di fronte alla crisi. Una consapevolezza che ha permesso al Consiglio di uscire rafforzato come organo legislativo da questo passaggio. Abbiamo bisogno – ha concluso – di riaffermare il ruolo della politica perché solo attraverso di essa sarà possibile migliorare il rapporto tra le istituzioni e i cittadini. Il modo con cui abbiamo discusso mi sembra di buon auspicio per il Trentino nel 2012. Auguri a tutti di buone feste.

Rinviato l’esame del disegno di legge 263 che prevede l’approvazione del rendiconto della Provincia per il 2010, l’ultima sessione di quest’anno si è chiusa pochi minuti dopo la mezzanotte.

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