Si estendono in Veneto i casi di emulazione dell’ignoto sabotatore rodigino degli autovelox (8 caduti in pochi mesi) armato di flessibile e questa volta tocca al Bellunese. Nuovo “Fleximan” anche tra le Dolomiti?
NordEst – È stato soprannominato “Fleximan” l’ignoto vandalo che dalla metà dell’anno scorso in zona Rovigo, ha abbattuto otto autovelox segandoli alla base con un flessibile. Ma dopo l’ultimo colpo, sarebbe stato ripreso dalle telecamere. Sono in corso le indagini per rislaire alla sua identità.
Ora invece, ad essere abbattuto, con modalità analoghe, è stato il palo che sorregge l’occhio elettronico sul Passo Giau, in comune di Colle Santa Lucia (Belluno), posto in un tratto in cui il limite di velocità è di 50 km orari.
Ne ha dato notizia il Comune bellunese di Colle Santa Lucia, con un post sui social corredato da una foto eloquente. Un testo che ribadisce l’intenzione dell’ente pubblico di proseguire nella lotta ai troppi utenti della strada che sfrecciano fra le vette del Giau, incuranti sia del’ambiente in cui si trovano sia dei pericoli che causano. Il dispositivo di passo Giau ha consentito di sanzionare numerosi comportamenti scorretti, i dati del 2020 indicano 4.596 verbali notificati, 3.132 dei quali riguardano cittadini stranieri, cioè turisti. Si calcola che lo strumento, rapportato al numero dei residenti, sia in grado di conferire alle casse pubbliche attraverso le sanzioni per eccesso di velocità (più di 5 mila verbali l’anno) circa 1.500 euro per ciascun abitante.