Il 27 gennaio 1945 venivano abbattuti i cancelli di Auschwitz e liberati i prigionieri sopravvissuti allo sterminio del campo nazista di concentramento. Le truppe dell’Armata Rossa scoprirono e svelarono al mondo intero il più atroce orrore della storia dell’umanità: la Shoah. Dalla fine degli Anni ’30 al 1945 in Europa furono deportati e uccisi circa sei milioni di ebrei
Roma (Adnkronos) – Con una legge del 20 luglio 2000, la Repubblica italiana ha istituito per il 27 gennaio il ‘Giorno della Memoria‘. Il presidente del Senato Pietro Grasso ha detto: “Di quanta intelligenza, di quanta forza, di quante potenzialità l’Italia si è privata con quelle leggi vergognose che hanno condannato prima all’esilio, poi alla prigionia e alla morte, una parte della sua popolazione?”.
In un passaggio del suo intervento per la presentazione della biografia a fumetti del premio Nobel e senatrice a vita Rita Levi Montalcini, scomparsa il 20 dicembre 2012. Grasso ha ricordato che la scienziata “fu vittima delle leggi razziali, per meglio dire, razziste del fascismo che le vietarono ogni prospettiva di ricerca, costringendola dapprima a recarsi in Belgio, poi a rientrare in Italia, arrangiandosi un laboratorio attrezzato nella sua camera da letto”.
LA LEGGE – 20 luglio 2000, n. 211
“Istituzione del ‘Giorno della Memoria’ in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31 luglio 2000.
– Art. 1
1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, ‘Giorno della Memoria’, al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
– Art. 2
1. In occasione del ‘Giorno della Memoria’ di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.