L’8 ottobre, nei 60 anni dalla tragedia del Vajont, Longarone dedicherà un viale ai soccorritori, in mezzo ai quali spiccano le penne nere
NordEst – «Impegno, sacrificio, solidarietà. Grazie agli Alpini per esserci sempre, nei luoghi delle sciagure, nell’associazionismo, nell’aiuto concreto alle attività degli enti locali, nella vita quotidiana delle comunità». Così il presidente della Provincia di Belluno, Roberto Padrin, che ha partecipato alla sfilata del Raduno Triveneto degli Alpini.
“Gli Alpini sono l’anima di un territorio di montagna, incarnano lo spirito dolomitico delle terre alte che resistono alle difficoltà, allo spopolamento, rimboccandosi le maniche. Quello spirito di servizio di cui gli Alpini, tra gli altri, hanno dato prova nei giorni difficili del Vajont e di Vaia, nelle tante manifestazioni locali in cui garantiscono un aiuto e danno una mano, e anche nella presenza silenziosa, operosa e generosa a fianco degli amministratori e dei Comuni. L’8 ottobre, nei 60 anni dalla tragedia del Vajont, Longarone dedicherà un viale ai soccorritori, in mezzo ai quali spiccano le penne nere”.
“Oggi si dice che è necessario ripristinare il servizio di leva per non far morire il corpo degli Alpini – conclude il presidente Padrin – al di là di come si evolverà la proposta, credo sia doveroso ringraziare le penne nere e cogliere tutti un po’ del loro impegno e della loro concretezza per perpetuare lo spirito degli Alpini in una terra di montagna. Grazie in particolare all’Ana Belluno e a tutti i volontari che hanno reso possibile questo Raduno Triveneto, memorabile per i numeri e per la partecipazione”.