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Grande Guerra, è visitabile fino al 5 novembre a Mezzano la Mostra del Centro Studi Storici di Primiero

Nell’ambito delle rievocazioni della Grande Guerra, il Centro Studi Storici di Primiero organizza una mostra (di testi e fotografie) basata sui diari di don Enrico Cipriani

Primiero (Trento) – La mostra è curata dal Centro studi storici di Primiero e si intitola: “Vita quotidiana a Primiero durante la Grande Guerra, dai diari di don Enrico Cipriani.
L’esposizione sarà itinerante, con inizio a Mezzano, dove sarà visitabile fino al 5 novembre, presso il centro civico, con il seguente orario di apertura:
sabato e domenica 16 – 20.30
giorni feriali: dalle 18 alle 20.30

Dal diario di don Cipriani: cronache di vita quotidiana
durante la Grande Guerra a Mezzano e nel Primiero 

La Grande Guerra con i suoi fatti tragici che sconvolsero l’Europa intera cent’anni fa arriva fino a noi anche attraverso i semplici manoscritti di chi, soldato o civile che fosse, annotò e qualche volta interpretò le vicende quotidiane.

E’ il caso di don Enrico Cipriani, cooperatore del parroco a Mezzano da fine 1913 fino al termine del 1917. I suoi diari, quattro quelli conservati nell’archivio parrocchiale di Siror, narrano i fatti di tutti i giorni dal 22 maggio 1915 al 17 novembre 1917.

Il periodo è significativo: pochi giorni dopo la dichiarazione di guerra del Regno d’Italia all’Impero Austro-Ungarico fino ai giorni successivi alla ritirata del Regio Esercito Italiano a seguito dei noti fatti di Caporetto.

Leggendo per intero i diari si coglie una cronaca dei fatti del tempo che riflette la vita di tutti i giorni. In parte diventa anche cronaca spicciola di movimenti militari, dei rapporti con quelli che spesso don Cipriani definisce “redentori” con molta ironia, ma che descrive nelle loro qualità personali, a dimostrazione che i rapporti umani valicano spesso la politica più bieca che è quella della guerra.

Queste cronache esulano dalla propaganda bellica, quasi sempre trionfalistica da entrambe le parti in lotta, e si collocano in una analisi delle situazioni si direbbe oggi “pragmatica”: che effetti ha la guerra sulla vita quotidiana di una valle che in pochi giorni cambia nazione, regolamenti, leggi e autorità presenti da fine 1300 ?

Come ha vissuto Primiero quella che molti ancora ritengono invasione? Don Cipriani accenna alcuni giudizi in merito, ma, soprattutto, registra fatti e umori della gente, lui che, nella gerarchia ecclesiastica, occupa uno dei posti più vicini al popolo.

Il Centro Studi Storici Primiero ha scelto per voi alcuni brani significativi, trascritti nell’esatta impaginazione originale e commentati da foto d’epoca. Insistiamo sul fatto che questo giovane sacerdote, che all’inizio dei suoi diari aveva 26 anni, trovò il tempo e la volontà di registrare fatti importanti, ma anche futili e quindi la sua cronaca rispecchia fedelmente il vissuto.

L’importanza di questa testimonianza è stata oggetto, ovviamente, di analisi e studi; significativo il testo “ Il prete, il podestà, la guerra – Primiero, 1915-1918” Q. Antonelli, G. Bettega – Museo storico in Trento- 2008

(In questa pubblicazione si possono confrontare i diari di don Cipriani con quelli, contemporanei, del Podestà (sindaco) di Fiera di Primiero). A disposizione del pubblico l’intera trascrizione dei quattro diari di don Cipriani, punteggiatura compresa.

Buona lettura e buona riflessione: che la guerra diventi nemmeno l’ultimo espediente per risolvere le questioni fra gli umani, ma solo un attimo della storia, crudele e senza senso! Le nostre montagne e i nostri ricordi, tramandati di generazione in generazione, parlano ancora di questo: ascoltiamoli!

Redazione:
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