Il primo e il 2 agosto torna “Ma il mare non vale una cicca?”, l’iniziativa promossa da Marevivo
NordEst – E’ in arrivo un “esercito” di 120.000 posacenere su oltre 450 spiagge italiane, comprese le aree marine protette, per dichiarare guerra ai mozziconi sulla sabbia. L’1 e il 2 agosto torna “Ma il mare non vale una cicca?”, l’iniziativa promossa da Marevivo per proteggere il mare che quest’anno avrà come testimonial la campionessa olimpica di nuoto, Federica Pellegrini
Lungo gli 8mila km di coste italiane mille volontari saranno impegnati nella distribuzione dei posacenere tascabili, lavabili e quindi riutilizzabili. Un’iniziativa che permetterà di risparmiare al mare una fila di mozziconi che, percorrendo la dorsale adriatica, lega il Veneto all’Abruzzo, coprendo una distanza di oltre 550 km.
Come ogni anno, la campagna è promossa dall’associazione Marevivo in collaborazione con Jti (Japan Tobacco International), con il supporto del Sindacato Italiano Balneari, il sostegno del Corpo delle Capitanerie di Porto e il patrocinio del ministero dell’Ambiente.
“Basta un semplice gesto, ovvero spegnere la sigaretta e riporre il mozzicone nel posacenere tascabile, per risparmiare al mare anni di inquinamento e proteggere anche delfini, tartarughe e tutte le creature degli oceani – dice Federica Pellegrini, spiegando la sua adesione alla campagna – Per questo condivido il messaggio lanciato con questa iniziativa che dimostra, concretamente, come ogni piccolo sforzo, fatto ogni giorno, possa portare a grandi risultati. Impegniamoci insieme per fare del 2015 un’estate da primato”.
Lo ribadisce Silvia Velo, sottosegretario di Stato del ministero dell’Ambiente: “Il mare è la fonte della nostra vita. E’ importante tutelarlo anche attraverso comportamenti che consideriamo minimi, ma che determinano grandi danni, come l’abbandono di piccoli rifiuti, quali i mozziconi di sigaretta, che danneggiano le spiagge e il nostro mare, oltre ad essere in alcuni casi davvero pericolosi per l’ambiente e l’ecosistema”.
Per questo “come ministero e Governo stiamo mettendo in campo misure per punire l’abbandono di mozziconi di sigaretta. Ma la repressione da sola non basta. Ecco perché iniziative che sensibilizzino i cittadini, i turisti e tutti coloro che vivono il mare possono rivelarsi un valido strumento di contrasto”.
Il mozzicone di sigaretta è un rifiuto e, come tale, va gettato in maniera corretta. Il tempo necessario per smaltire un mozzicone di sigaretta va da 1 a 5 anni. Un problema solo apparentemente limitato, ma che se considerato non su base individuale ma a livello aggregato raggiunge dimensioni davvero importanti.
Considerando un consumo medio di 12 sigarette al giorno per fumatore (dati dell’Istituto Superiore di Sanità) è ragionevole affermare che per effetto delle sette edizioni, la distribuzione di oltre 600.000 posacenere ha consentito di evitare che quasi 20 milioni di cicche finissero nel mare e nelle spiagge.
“Siamo consapevoli che il nostro prodotto crea un rifiuto. Quello che facciamo è incoraggiare anzitutto un corretto smaltimento dei mozziconi con un’informazione capillare, seguita poi dalla vera e propria distribuzione di posacenere tascabili – sottolinea Pier Carlo Alessiani, presidente e amministratore Delegato di JT International Italia – Dal 2008 ne abbiamo distribuiti oltre 4 milioni, e non solo nelle spiagge. Una strategia a 360 gradi, dunque, per la tutela dell’ambiente, dalle spiagge fino ai centri delle nostre città”.
Ogni posacenere può contenere fino a un massimo di sei mozziconi, e ipotizzando che venga riempito e svuotato due volte al giorno, si può calcolare che verranno risparmiati al mare 1.440.000 mozziconi al giorno (120.000 posacenere per 12 mozziconi), 2,8 milioni considerando soltanto i due giorni della campagna.