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Il 2014 è stato l’anno dei musei, i visitatori superano i 40 milioni

L’ incremento è stato del 6,2%: 2.355.687 visitatori in più rispetto all’anno precedente

NordEst – Numeri in crescita per i musei italiani. E’ un vero e proprio boom, quello che si è verificato nei luoghi della cultura gestiti dello Stato: nel 2014 il Mibact ha registrato infatti un +6,2% di visitatori rispetto al 2013 che corrisponde a 2.355.687 visitatori in più rispetto all’anno precedente. In tutto i turisti che hanno affollato i nostri musei sono stati, nell’anno appena trascorso, 40.287.939. Gli ingressi gratuiti, poi, hanno fatto segnare un più 5% rispetto al 2013 che equivale a 987.067 turisti in più. I visitatori entrati gratuitamente nei musei statli sono stati complessivamente 21.346.214.

Sul fronte degli introiti il Mibact registra un incasso di 134.860.105 euro, ovvero il 7% in più rispetto al 2013 che corrisponde a un incremento di 8.784.486 euro rispetto sempe al 2013. I dati sono stati forniti oggi nel corso della conferenza stampa che il ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, ha tenuto alla Stampa Estera per presentare il Bando internazionale per i direttori dei 20 principali musei italiani.

Il boom dei visitatori nei musei statali nel 2014 è coinciso con la rivoluzione tariffaria messa in atto con l’iniziativa la ‘domenica al museo’, grazie alla quale ogni prima domenica del mese i siti statali sono gratuiti. Un’iniziativa alla quale hanno già aderito Milano e Roma, che hanno aperto gratuitamente i propri musei cittadini. Nel dettaglio, spiega il Mibact, nelle sei edizioni dell’iniziativa, 1.552.958 persone hanno visitato i musei statali. Si è passati dai 190.050 visitatori della prima domenica di luglio ai 311.017 della prima domenica di dicembre.

“Il sistema museale italiano – ha spiegato il ministro Franceschini – ha numeri fortissimi ed è composto da 400 musei, luoghi della cultura, siti archeologici dello Stato e da oltre 4.000 musei, luoghi della cultura, siti archeologici dello Stato, delle Regioni, dei Comuni e dei privati. La forza dell’Italia è quella di avere un enorme numero di musei grandi e piccoli sparsi per tutto il Paese, non soltanto nella Capitale o nelle grandi città, ma su tutto il territorio nazionale. I musei italiani – ha aggiunto Franceschini – sono in gran parte profondamente legati per collezioni, storie e provenienze al loro territorio. V ogliamo valorizzare questa forza: siamo un Paese destinato a vedere aumentare in modo fortissimo il numero dei turisti stranieri”.

In termini di visitatori, i primi 30 luoghi statali della cultura pesano per circa la metà del totale. Stabili, nelle prime tre posizioni, il Colosseo con oltre 6 milioni di presenze, Pompei, con circa 2 milioni e mezzo di visitatori e gli Uffizi, poco sotto i 2 milioni. Da notare, poi, l’exploit del Museo di Palazzo Ducale a Mantova, che ha segnato un +26,3% di visitatori. Tra i maggiori incrementi, infine, da segnalare quelli del circuito museale di Arezzo, (+201,3%), quello del museo lapidario estense di Modena (+1.032%) e quello dell’Abbazia di Casamari, in provincia di Frosinone, che ha fatto segnare un +3,1%.

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