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Il figlio di Vendola diventa un caso. Nichi: “Volgarità squadrista non ci turba”

Con la tecnica dell’utero in affitto è nato in una clinica canadese il piccolo Tobia Antonio, figlio di Nichi Vendola e del suo compagno Eddy Testa

Roma (Adnkronos) – A darne notizia è il quotidiano Libero. La madre genetica sembra sia californiana, ma di origini indonesiane, mentre il padre biologico è Testa. Il leader di Sel, 57 anni, dovrebbe veder riconosciuta la propria paternità in Canada, il paese del partner 38enne, ma non in Italia. Il secondo nome Antonio sarebbe stato messo in onore di Antonia, la madre di Nichi, scomparsa recentemente a 90 anni, ma anche del padre di Eddy, emigrante italiano in Canada.

Ma Vendola papà diventa un caso (politico). Uno dei primi a commentare è il leader della Lega Matteo Salvini, che su Twitter scrive: “”Vendola e compagno sono diventati papà,affittando utero di una donna californiana. Questo per me non è futuro, questo è disgustoso egoismo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri: “Questa è la sinistra italiana. A parole sono contro l’utero in affitto. Ma poi usano questo turpe metodo per inventarsi genitori dei figli di altri”. “Si parla di nuovi casi. Un pò di trasparenza su scelte e costi? Chi paga chi? Quanto? Coerenza e chiarezza -prosegue Gasparri-. Per noi l’impegno continua. Inutile che corrano per rafforzare adozioni gay e utero in affitto già facilitati dal testo incostituzionale imposto al Senato con tecniche da trafficanti di persone. Il soccorso dei traditori del popolo delle famiglie rende ancora più necessaria una battaglia di verità e libertà”.

Interviene anche Adriano Zaccagnini, di Sinistra italiana: “Congratulazioni a Vendola e Testa, ma non condivido la tecnica della maternità surrogata, soprattutto se fatta dietro pagamento di denaro”. “Nulla in contrario se una donna vuole per altruismo concedere il suo corpo per una gravidanza ad una coppia che non può concepire un figlio -prosegue il deputato-. Ma per soldi diventa un lavoro come un altro, una transazione come altre e il figlio un oggetto di un desiderio di chi se lo può permettere. In questo mondo ci sono tanti bambini senza genitori da aiutare, sostenere o adottare. Non abbiamo bisogno di dare legittimità ad una pratica del genere”.

Appoggio totale, invece, da parte Fabrizio Marrazzo portavoce di Gay Center: “Facciamo gli auguri a Nichi Vendola e al suo compagno. Ora spero vicenda personale non venga strumentalizzata dalla destra. In Italia c’è bisogno di un dibattito maturo sui diritti dei bambini e dei genitori gay. Io, per esempio, e come me tanti altri, vorrei avere il diritto di adottare un bambino. Credo che su questo, con i giusti toni, la politica dovrebbe confrontarsi, allargando le adozioni alle coppie gay, ai single e rendendola meno impossibile di quanto sia oggi per tutti”.

A tutti risponde lo stesso Vendola, in serata. “Non c’è volgarità degli squadristi della politica che possa turbare la grande felicità che la nascita di un bimbo provoca”, assicura. “Condivido con il mio compagno una scelta e un percorso che sono lontani anni luce dalla espressione ‘utero in affitto'”, puntualizza, sottolineando: “questo bambino è figlio di una bellissima storia d’amore, la donna che lo ha portato in grembo e la sua famiglia sono parte della nostra vita”.

Redazione:
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