In un discorso pronunciato alla cerimonia di Oslo, Obama ha detto che i conflitti violenti non possono esser sradicati "nel tempo delle nostre vite", che ci sono volte in cui le nazioni devono combattere guerre giuste e che lui non resterebbe con le mani in mano di fronte a minacce al popolo americano.
"Quando la forza è necessaria, abbiamo un interesse morale e strategico a impegnarci a certe regole di condotta. E anche quando affrontiamo un avversario maligno, non possiamo farlo senza regole. Credo che gli Stati Uniti d’America debbano rimanere portabandiera nella condotta di guerra", ha dichiarato il presidente.
Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama si è detto consapevole delle critiche al suo premio Nobel della pace, ma spera che si plachino se raggiungerà i suoi obiettivi, compreso il taglio degli armamenti nucleari e la gestione dei cambiamenti climatici.
Parlando in Norvegia, Obama ha anche riaffermato che i soldati Usa inizieranno a trasferire la responsabilità per la sicurezza afghana alle forze locali nel febbraio 2011, ma ha aggiunto che non ci saranno "ritiri precipitosi".
Obama accetterà il premio a soli nove giorni dall’annuncio dell’invio di altri 30mila soldati in Afghanistan per reprimere l’insurrezione talebana.
L’escalation di sforzi nella guerra, e il fallimento nel raggiungimento di nuovi risultati nel processo di pace in Medio Oriente, hanno alimentato le critiche relative al fatto che il premio per Obama sia prematuro. "Non ho dubbi che ci fossero altre persone che potevano meritarlo di più. La mia sfida qui è continuare sul cammino che credo sia importante non solo per l’America ma per una pace duratura nel mondo", ha detto Obama, rispondendo alla domanda di un giornalista su come ha in programma di usare il riconoscimento per avanzare nei suoi obiettivi.
Obama ha aggiunto di voler ottenere un mondo libero da armamenti nucleari e contrastarne dunque la proliferazione, concentrarsi sui cambiamenti climatici, stabilizzare i paesi come l’Afghanistan e "mobilitare uno sforzo internazionale per contrastare il terrorismo". Alcune di queste iniziative stanno iniziando a dare i frutti, ha aggiunto Obama in una conferenza stampa congiunta con il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg.
"L’obiettivo non è vincere una gara di popolarità o un premio… L’obiettivo è far progredire gli interessi dell’America, rafforzare la nostra economia nel paese e renderci una forza del bene nel mondo", ha aggiunto. "Se avrò successo in queste sfide, spero che alcuni delle critiche si placheranno, ma questa non è la mia preoccupazione. Se non avrò successo, allora tutte le lodi e i premi del mondo non lo dissimuleranno".
Le critiche di Castro – L’ex leader cubano Fidel Castro ha criticato il presidente Barack Obama per aver accettato il Premio Nobel e aver disposto l’invio di nuove truppe Usa in Afghanistan. In ottobre, dopo la decisione che ha sbalordito la Casa Bianca, Castro aveva detto che l’assegnazione del Nobel ad Obama era una "misura positiva".
Castro, che è sembrato fino a questo momento essere in favore di Obama, si è mostrato molto critico in un articolo pubblicato sul giornale statale. "Perchè Obama ha accettato il Premio Nobel anche se aveva già deciso di combattere la guerra in Afghanistan? Non era obbligato a commettere un atto cinico", ha scritto Castro. "Il presidente degli Stati Uniti non dice nulla delle centinaia di migliaia di persone, tra cui bambini e anziani innocenti, che sono morte in Iraq e in Afghanistan", ha detto, aggiungendo anche che le politiche correnti di Washington sono "le stesse di Bush".
Castro, 83 anni, ha guidato Cuba per più di 50 anni dopo aver preso il potere nella rivoluzione del 1959. E’ stato rilegato ai margini da una malattia che lo ha obbligato l’anno scorso a passare il potere al fratello minore, Raul Castro.
Il premio a Obama – Obama ha firmato in diretta tv il l’accettazione del premio Nobel poco prima delle 10 di giovedì alla presenza della moglie. La cerimonia ufficiale si tiene invece nella sala comunale di Oslo a partire dalle 13, dopo aver viaggiato nella notte dagli Usa. I consiglieri dicono che Obama, noto per i suoi interventi appassionati, stava ancora lavorando a un discorso di 20-25 minuti prima di partire.
Gli americani restano in ansia per l’economia, e il tasso di consenso per il presidente oggi è del 50% o anche inferiore, un risultato che potrebbe danneggiare il partito Democratico alle elezioni parlamentari del 2010.
Alcuni sondaggi indicano che mentre molti statunitensi sono orgogliosi del premio di Obama, la maggioranza ritiene che non lo meriti. Molte persone restarono sorprese, e tra loro qualcuno anche alla Casa Bianca, quando il comitato Nobel annunciò il premio a Obama per "i suoi straordinari sforzi per rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli", citando anche il suo impegno per il disarmo nucleare.
Per i critici la decisione del Nobel è stata prematura dato che Obama, entrato in carica a gennaio 2009, ha ottenuto pochi risultati tangibili mentre è alle prese con sfide come la guerra in Afghanistan, lo stallo nucleare con l’Iran e la Corea del Nord, il cambiamento climatico.