Non c’è storia per nessuno al Rallye di San Martino 2024, che ancora una volta mette in luce le indiscusse qualità del giovane pilota 23enne trentino, seguono Pinzano e Testa. Elisoccorso in Val Calamento per un concorrente ferito non gravemente, malore anche per uno spettatore
San Martino di Castrozza (Trento) – Successo indiscusso ai piedi delle Pale, per il pilota di Roveré della Luna. Era dal 2006 – con Renato Travaglia – che un driver trentino non vinceva la sfida di casa. Sul podio Pinzano e Testa grandi rivali nel Trofeo Italiano Rally che finora ha espresso 4 diversi vincitori in 4 gare. ll giovane asso del volante di Roveré della Luna, 23 anni da poco compiuti e figlio d’arte (papà Matteo fu quarto nell’edizione 2021), ha dominato e vinto la sfida valida per il Trofeo Italiano Rally, ottimamente navigato da Luca Guglielmetti sulla Skoda Fabia RS Rally2 Deltarally.
Talento cristallino e famelico, l’anno scorso vicecampione europeo Junior aggiudicandosi il titolo di Rally4, quest’anno si divide tra gli impegni del mondiale Wrc2 e l’italiano Assoluto. Correre al San Martino è stata un’opzione test in vista del prossimo Due Valli, ma affrontata con feroce determinazione sin dalla prova speciale “cittadina” di ieri sera, chiusa a 0’’5 dalla vetta provvisoria. Daprà è stato il più veloce nei due passaggi su “Val Malene” e nell’ultimo “Manghen” beffato di 1’’1 da un guizzo del trevigiano Rudy Andriolo.
Chiusura con il tempo totale di 1:04’39’’4, davanti al biellese Corrado Pinzano su Volkswagen Polo GTi R5 PA Racing griffata New Driver’s Team, che ha conquistato la piazza d’onore a 22’’6 precedendo il molisano Giuseppe Testa, terzo a 34’’7 su Skoda Fabia RS Rally2 Deltarally scuderia RO Racing. Quindici punti al vincitore che entra in classifica dopo 4 delle 8 gare in calendario. Duello tricolore che prosegue per Testa ora a quota 62,5 e Pinzano a 57 mentre il varesino Simone Miele, sesto al San Martino, insegue i battistrada a 34,5.
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Le prove del mattino
Il pilota di ACI Team Italia, Daprà con Guglielmetti alle note della Skoda Fabia RS al termine della mattinata, era già leader con 13.9“ su Pinzano-Turati. Terzi invece Testa-Abatecola, mentre si registrava il forfait di Rossetti, Menegatti e Turatello. La PS4 è andata in percorso alternativo, così il secondo giro è partito con 13′ minuti di ritardo. Le qualità di Roberto Daprà erano ormai note ai più, ma il trentino sulle strade casalinghe del Rallye San Martino di Castrozza e Primiero, ha lasciato tutti a bocca aperta. “Io penso a divertirmi, se poi i risultati verranno bene” il suo commento allo stop della PS3, ma al termine del primo giro mattutino il giovane portacolori di ACI Team Italia, affiancato da Luca Guglielmetti al debutto su una Skoda Fabia RS, sta dominando la classifica mettendosi dietro tutti i protagonisti del Trofeo Italiano Rally.
Vera wild-card di questo 4° round tricolore Daprà ha vinto sia la “Val Malene” sia la “Manghen”, dando uno strappo micidiale al cronometro ed allungando di 13.9“ su tutti. Dopo che hanno alzato bandiera bianca Rossetti-Gonella, secondi fino alla PS3, primo inseguitore del trentino azzurro è diventato Corrado Pinzano, navigato da Mauro Turati su Volkswagen Polo. Il vincitore del Marca si sta al momento aggiudicando il duello con Giuseppe Testa e Gino Abatecola, leader del Trofeo ora terzi a 21.5“ da Daprà, un risultato prezioso dopo le forature del Salento.
Fassina e la storia del Rallye
Lui c’era nell’epoca d’oro del Rallye San Martino (1964-1977) interrotta sul più bello, quando la corsa era diventata appuntamento della Coppa Fia Conduttori, il mondiale dell’epoca. Si disse per motivi di sicurezza nell’impossibilità di gestire un abbraccio strabocchevole di gente. Ma forse erano altre le questioni sul tappeto. “Tony” potrebbe dare la sua versione su quell’harakiri, ma adesso non importa più a nessuno. Resta imperituro il fascino di un passato magistrale che dal 2010 l’Historique Rallye San Martino riattizza con le sue auto vintage.
E Antonio Fassina contribuisce non poco a tramandarne la memoria. Il driver di Valdobbiadene, al volante della sua Lancia Stratos HF e navigato dal fido Marco Verdelli, ha vinto l’edizione n.14 con il tempo totale di 1:13’13’’7, bissando il successo 2019. Splendido il duello con l’Opel Ascona 400 di Tiziano Nerobutto e la figlia Francesca, principali antagonisti in una giornata in cui hanno pareggiato il conto degli scratch (3 a 3), ma si sono dovuti accodare al secondo posto staccati di soli 11’7 dopo quasi 100 km di percorso cronometrato. Terzo sul podio a 2’29’’8 Agostino Iccolti affiancato da Beatrice Croda sulla Porsche 911 Carrera RS.
Il vincitore dell’Historique 2018 si era fregiato del miglior tempo venerdì sera nella “cittadina”, ma sabato ha visto sgretolare le sue certezze prova dopo prova tranne la prima “Gobbera” a ridosso di Fassina, pagando forte dazio su “Val Malene” e “Manghen”. Quarto all’arrivo Giorgio Costenaro con Lucia Zambiasi su Ford Sierra Cosworth 4×4, primo del 4° Raggruppamento. Rimandando a un’altra occasione la conquista del sesto sigillo che lo porrebbe un gradino sopra addirittura a sua maestà il “Drago” Sandro Munari, che ne ha vinti 5 da pilota e 1 da navigatore.