Incontro fra i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni interessati e il ministro dell’Ambiente Orlando
Venezia – Si sono incontrati a Milano i rappresentanti delle Regioni, delle Province e dei Comuni dell’area della pianura padana, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni e il Ministro per l’Ambiente Andrea Orlando per discutere sulle azioni per migliorare la qualità dell’aria nel bacino padano. “L’incontro è stato molto importante – spiega Maurizio Conte, assessore all’ambiente del Veneto presente alla riunione – perché è servito per affinare le azioni che le Regioni del bacino padano necessariamente devono intraprendere in modo uniforme e comune”. Fra quindici giorni tutte le amministrazioni del nord partecipanti ratificheranno l’Accordo di programma per il contenimento dell’inquinamento, frutto di anni di confronti tecnici e istituzionali e che nasce sotto l’egida di un accordo interministeriale capeggiato dal Ministero dell’Ambiente. L’aspetto principale è rappresentato dall’attività comune di tutte le Regioni interessate e il coordinamento con le politiche nazionali e regionali, tenendo in considerazioni le peculiari condizioni oro-morfologiche e meteoclimatiche dell’area padana.
“L’Accordo – aggiunge Conte – arriva dopo anni di incontri tra Ministero dell’Ambiente, Regioni e Province autonome del bacino padano, confluiti nel 2012 in un tavolo tecnico che ha redatto le misure nazionali per il miglioramento della qualità dell’aria che comprendono anche gli ambiti in cui dovrà intervenire lo Stato, offrendo un adeguato supporto sia in termini di risorse economiche che di tipo regolamentare e normativo”.
Oltre all’azione congiunta delle amministrazioni locali, infatti, l’Accordo prevede dei precisi impegni per lo Stato come: l’approvazione di un pacchetto di misure nazionali per la qualità dell’aria che contenga misure specifiche per il bacino padano, alcune delle quali prioritarie e di breve termine; l’assegnazione di risorse per la qualità dell’aria nel bacino padano e il riconoscimento della specificità del bacino padano al fine di una sua corretta e matura rappresentazione in sede europea, allo scopo di ottenere un contributo straordinario in termini di risorse per interventi infrastrutturali nei diversi settori emissivi.