Anche se non mancano segnali incoraggianti. Tuttavia sono risultati in territorio negativo rispetto al 2009 capitoli importanti come i viaggi per vacanza, il numero delle villeggiature brevi e il numero dei pernottamenti per vacanze brevi. Ma ancora piu’ pesante e’ la contrazione del numero delle partenze, cioe’ di coloro che si sono potuti permettere di mollare tutto e partire per una vacanza.
Nel corso di un trimestre, ha rivelato l’Istituto di via Balbo, le partenze sono passate dal 28% del 2009 al 27, soprattutto tra i residenti nelle regioni del Centro, passate dal 32% del 2009 al 30,4 del 2010. Sotto il profilo delle destinazioni, nel 2010 hanno fatto segnare una contrazione del 13,4% gli spostamenti con mete italiane, che rappresentano l’81,7% del complesso dei viaggi. A evidenziare piu’ di tutti il segno meno, i viaggi diretti verso le regioni del Centro (-18,7%), verso cui diminuiscono sia i viaggi di vacanza (-16,2%) sia i viaggi effettuati per motivi di lavoro (-30,7%).
Fanno segnare un buon incremento invece le vacanze prenotate utilizzando internet (+11,5%), mentre diminuiscono i viaggi senza prenotazione (-24,6%). Ma il calo piu’ pesante e’ quello fatto segnare dai viaggi per vacanza, che pesano per l’87,4% del totale: -11,4%, flessione dovuta in massima parte dalla consistente diminuzione delle vacanze brevi (-18,7%), confermando la dinamica gia’ segnalata nel 2009. Quest’effetto, viene osservato, si e’ manifestato con maggiore intensita’ nel 2010, registrando anche un decremento nel numero di pernottamenti per vacanza breve (-18%).
I soggiorni di vacanza lunga (di almeno 4 notti) e i pernottamenti per vacanza lunga si sono invece mantenuti sostanzialmente stabili. Ma la frenata torna con i viaggi per motivi di lavoro (12,6% del totale), diminuiti del 18,4%. Infine, e’ l’auto il mezzo di trasporto regina per i vacanzieri tricolori (67,2%); il tutto a detrimento, a quanto sembra, di aereo e treno, che hanno evidenziato rispettivamente (per le vacanze brevi) -16,2 e -28,1%. Tra luglio e settembre 2010 hanno tenuto le mete del Sud: sul gradino piu’ alto la Calabria (8,7%), seguita da Puglia e Sicilia (8,6 e 7,2%).
I commenti negativi – Sui risultati sono fioccati i commenti negativi. Tra questi quello di Federconsumatori e Adusbef, secondo i quali ‘il crollo sarebbe dovuto alla contrazione del potere d’acquisto delle famiglie, che si va ad aggiungere al drammatico quadro economico registrato da diversi anni a questa parte’. Va giu’ duro anche il Codacons: tutta colpa delle tariffe troppo alte, denuncia il presidente Carlo Rienzi. Ma secondo Armando Cirillo, responsabile turismo per il Pd, ‘serve un Piano nazionale per il turismo fatto di risorse e priorita”. Stesso tono anche per l’esponente Udc Deodato Scanderebech, che invoca per il turismo italiano ‘programmi mirati di sostegno e soluzioni concrete per il rilancio’.
La graduatoria – Nella graduatoria delle mete preferite per vacanze lunghe tra luglio e settembre svetta la Calabria (8,7%), seguita dalla Puglia (8,6%), dalla Sicilia (7,2%) e la Sardegna (7%). Nello stesso trimestre le regioni piu’ visitate per vacanza lunga, tra quelle del Centro e del Nord, sono state l’Emilia-Romagna (13,8%), la Toscana (9,1%) e il Trentino Alto-Adige (8,3%).
L’80% dei viaggi effettuati all’estero ha avuto come destinazione una meta europea, quota che scende al 73% nel caso delle vacanze lunghe, lasciando spazio alle mete extra-europee nel restante 27,1% dei casi.
Tra le mte estere, nel 2010, per la prima volta, la Francia non e’ stato il paese piu’ visitato (14,1% dei viaggi all’estero) e ha ceduto il primo posto alla Spagna (15,1%). Tra le mete turistiche estere preferite si segnalano anche il Regno unito (7,8%), la Croazia (6,7%) e la Germania (6%). Spagna e Francia si confermano in ogni caso mete principali per le vacanze (rispettivamente con il 15,6% e il 14,3%), seguite dalla Croazia (7,7%), dal Regno Unito (7,5%) e dall’Austria (5,5%).
Per le vacanze brevi la graduatoria vede al primo posto la Francia (19,8%), seguita dalla Spagna quasi a pari merito (19,4%), dall’Austria (11,6%), dal Regno Unito (10,5%) e dalla Svizzera (9,4%). Fuori dall’Europa, l’Egitto (5,2% dei viaggi all’estero) e i paesi del Maghreb (Tunisia-Marocco-Algeria, con il 3,9%) sono state le mete piu’ frequentate, principalmente per trascorrere periodi di vacanza.