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La Crisi che uccide, Dopo l’artigiano anche un manager disperato

La crisi che uccide – E’ una tto disperato quello di un manager finito sotto un treno. Era ida tempo n ansia per il futuro dei dipendenti. Lavorava alla Simec di Castello di Godego. Preoccupato in particolare perché doveva adottare provvedimenti di cassa integrazione. E’ il secondo caso in poche ore per gli stessi motivi. Protagonista della tragedia l’ingegner Stefano Grollo, 43 anni, responsabile da poco più di un anno della produzione della ditta Simec di Castello di Godego (120 dipendenti), che produce macchine per la lavorazione del marmo.

Il caso di Treviso
– Si tratta di un artigianato, Walter Ongaro, cotitolare con il fratello Daniele della ditta F.lli Ongaro di Lutrano di Fontanelle. Un artigiano come tanti distrutto dal dolore di non farcela. Distrutto dall’impossibilità di far fronte ai troppi impegni.

Si e’ tolto la vita all’interno della sua ditta, una piccola azienda del legno, in forte difficolta’ finanziaria. La tragedia e’ accaduta mercoledì sera a Fontanelle (Treviso), ma se ne e’ avuta notizia solo giovedì mattina.

Troppi licenziamenti –
L’uomo, titolare dell’azienda, aveva 58 anni, ed era ossessionato soprattutto dall’idea che la crisi che aveva colpito anche il suo settore di attivita’ lo costringesse a dover lasciare a casa alcuni degli 8 dipendenti. Sul fatto stanno indagando i Carabinieri per capire che cosa lo abbia spiunto a compiere il tragico gesto.

Categories: NordEst
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