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“La Fiera”, un paese, la sua storia: un viaggio nella memoria dal 1554 ad oggi

In ogni casa, in ogni angolo, in ogni via di Fiera, c’è una storia dimenticata: da rivivere in ogni pagina del libro. La presentazione dell’opera di Ervino Filippi Gilli dedicata alle storiche abitazioni del borgo, si terrà venerdì 20 novembre alle ore 20:30 nella sala della Biblioteca di Primiero

Fiera di Primiero – anno 1917

 

Primiero (Trento) – “La Fiera – Un paese, la sua storia” è l’ultima fatica letteraria dello storico locale Ervino Filippi Gilli. Sarà presentata ufficialmente presso la Biblioteca di Primier. Il libro – di ben 476 pagine con foto storiche, testi e ricostruzioni particolareggiate – sarà pubblicato nelle prossime settimane ma uscirà in edizione limitata ed esclusivamente su prenotazione. Nel corso dell’incontro sarà possibile aderire al progetto che ha raccolto le memorie locali in più di dieci anni di lavoro.

di Ervino Filippi Gilli

Perché la casa subito dopo il bar Weiss ha uno spigolo arrotondato? Perché davanti alla rivendita di vini e liquori Cesari il marciapiede è di proprietà privata? Perché della casa Toffol (quella gialla in Piazza Battisti) non ha forma rettangolare come le altre ma la facciata ovest sembra quasi arrotondata? Perché le entrate laterali del giardino del Palazzo delle Miniere hanno scalini così alti? A queste e ad altre domande cerca di rispondere il libro La Fiera, un piccolo paese – la sua storia , edito dalla Bottega del Nordest ed in uscita nei prossimi giorni.

Il Racchini nel suo Succinto ragguaglio della Valle di Primiero e d’alcune memorie dell’antico Ospitale e Monastero di Castrozza scrive “Che il loco principale della Valle di Primiero, che di presente si chiama Fiera, e situato in una bassa pianura, vicino a dove passa il Cismone ed ancor che il loco sia picciolo, è però assai popolato, e riguardevole per la bellezza di piazze, ampiezza riguardevole di contrade, e vaghezza di casamenti che l’ornano.”

Come è cambiato il paese

Che Fiera abbia una struttura architettonica differente da tutti gli altri paesi è indubbio: inizialmente l’abitato si distendeva partendo dalla Pieve e scendendo fino quasi al ponte del Mirabello; solo con gli anni e con interventi urbanistici importanti (si pensi solo all’abbattimento di due case per far posto all’imbocco di Viale Piave in Piazza Negrelli) Fiera si è espansa in altre direzioni quali quella verso il ponte di Transacqua e, ultimamente, nelle “Chiusure di San Francesco” od in quelle Welsperg e Bonetti-Gilli. Quello che si è voluto fare nel volume è ricostruire questa evoluzione strutturale del paese a cui è legata a doppia mandata quella commerciale.

Dodici anni di ricerche

Il libro, frutto di quasi dodici anni di ricerche in vari archivi (principalmente quello comunale), analizza la Fiera studiandone le vie e le case. Ecco che si è ottenuto un libro diviso in tanti capitoli quante sono le vie: all’interno di ogni via si è analizzata casa per casa fornendone oltre alla descrizione, più immagini possibili. La storia parte dal 1554, anno della stesura del primo Estimo, passa al 1752 (secondo Estimo) per giungere fino alle concessioni edilizie dei giorni nostri; a questa parte è collegata una iconografia importante: dalle mappe del 1829 e 1859, a disegni allegati ai progetti, a foto d’epoca ed attuali.

Di pari passo, dove è risultato possibile, si è ricostruita la storia delle botteghe; se nel 1871 le attività censite erano quindici (tra cui alcune tipologie ormai scomparse quali il lavoro di bottaio o di legatore di libri) nel 2015 i negozi sono 89 oltre a 15 bar e 6 strutture alberghiere. Nel libro si è focalizzata l’attenzione sul negozio (inteso come unità immobiliare) e non sull’attività commerciale in sé, ovvero non si è cercato di ricostruire gli spostamenti da una casa all’altra della singola attività od il cambiamento di gestore, ma si è voluto vedere come e da chi venissero occupati i locali. Questo perché è la storia della casa e non dell’attività commerciale (che comunque con qualche difficoltà può essere ricostruita).

Mercati,  monumenti,  fontane e parchi

Oltre a questa parte dedicata al paese in senso stretto, si sono scritti cinque capitoli che riguardano i mercati, il monumento a Vittorio Emanuele III, le fontane, i parchi pubblici ed infine il monumento ai caduti. E’ chiaro che in un libro di questo tipo manca sempre qualche cosa: ogni abitante di Fiera ed ogni proprietario di casa può aggiungere le notizie che conosce, le fotografie che possiede, la propria storia personale e chissà se tra altri dodici anni non sia possibile pubblicare nuovamente il volume arricchito da tante storie diverse.

Redazione:
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