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La piaga del gioco e la “sagra dell’ipocrisia”


 

Ogni giorno, o quasi, i nostri quotidiani riportano – spesso in prima pagina – notizie sulla ormai conclamata malattia del gioco, che ahimè affligge moltissimi trentini, tanto per restare in casa nostra.

Ora, fermo restando che rimedi non ne vedo all’orizzonte, visto che tra l’altro lo Stato è il primo azionista ed ha tutto l’interesse a non trovarne la cura, se non con metodi palliativi molto discutibili, evidenzio che l’ipocrisia ha raggiunto un tale livello, in questo Paese, tanto da organizzare una vera e propria sagra.

Il riferimento preciso è ad un colosso del settore di cui nemmeno farò il nome, che prima "munge" i malcapitati e dopo reclamizza il fatto che "se il gioco non è più un gioco…qualcuno può darti una mano". Della serie prima ti droghi e poi in qualche maniera ti curiamo noi con il metadone (droga pure quella)!

Della serie prima ubriacati pure che dopo ti diamo dell’acqua per allungare un po’! La consulenza offerta da tale innominabile colosso, mediante un volantino che ho trovato appeso alla bacheca pubblica in Municipio – nessuno peraltro mi aveva informato – propone esperti psicologi, medici e legali. Gli stessi legali, immagino, che ci hanno fatto ricorso!!!

In clima ferragostano potrà sembrarle una sciocchezza da ombrellone – per chi se lo può permettere – ma per me resta la più grande sagra dell’estate, quella dell’ipocrisia!

— Fabio Dalledonne
Sindaco Comune di Borgo Valsugana
e-mail: sindaco@comune.borgo-valsugana.tn.it

Categories: NordEst
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