Dopo il taglio del finanziamento alla nuova scuola musicale di Primiero, sono in molti a segnalare che fra le opere cancellate dalla Provincia c’è anche il progetto relativo all’ex “porcilàia”, al lago di Calaita. Ecco la proposta presentata dall’Ecomuseo del Vanoi al Parco
Lago di Calaita (Trento) – A pochi mesi dalla stagione estiva, l‘ex “porcilàia“(ormai crollata) al lago di Calaita nei pressi del rifugio, in uno dei luoghi più belli del territorio, richiede una soluzione urgente. Lo hanno segnalato molti lettori in questi giorni, che hanno scritto alla redazione per chiedere un intervento di messa in sicurezza dello stabile – come documenta l’immagine – oltre ad essere pericoloso, si trova infatti in una zona ambientale di primo piano.
Il progetto cancellato
La ristrutturazione dell’ex “porcilàia”, è stata tagliata nelle scorse settimane dalla Provincia di Trento, così come la costruzione della nuova scuola musicale di Primiero. Nell’elenco delle opere “non più prioritarie” come cita testualmente la Provincia, è inserita l’opera che prevedeva per la zona del lago di Calaita, la “ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso e creazione di una struttura per il noleggio sci sull’edificio agricolo sito sulla p.ed. 2292/1 in località Calaita c.c. Siror”.
Una struttura necessaria e richiesta da tempo per quel luogo, dove d’inverno sempre più giovani, famiglie, gruppi di turisti e atleti locali, praticano lo sci nordico ma anche altre attività sportive, con importanti ricadute per l’intero territorio. Che ne sarà ora di quello stabile ormai crollato, in una zona di così grande pregio ambientale, a pochi mesi dall’inizio della stagione estiva? Si tratta di una questione che richiede una risposta urgente dopo anni di attesa.
Fondovia Calaita San Martino
Senza dimenticare un progetto di fondamentale importanza per il rilancio di quella zona: la fondovia “Calaita – San Martino di Castrozza” di cui si parla da tempo per il lago di Calaita – collegato all’intervento impiantistico principale del San Martino Rolle – ma fino ad oggi rimasto senza risposta.
La nuova fondovia tra Calaita e San Martino, realizzabile in breve tempo – oltre ad essere ad impatto ambientale molto basso – sarebbe una importante novità per il turismo locale che in termini di marketing potrebbe portare notevoli ricadute sui mercati nordici ma non solo – oltre ogni campagna pubblicitaria -, con un possibile utilizzo della pista anche per eventi internazionali, in ottica di un vero turismo green, nell’anfiteatro naturale che spazia dal Lagorai alle Pale di San Martino.
>Tutte le opere cancellate dalla Provincia di Trento
La proposta presentata dall’Ecomuseo
I progetti inerenti la zona del lago di Calaita sono da tempo al centro dell’attenzione dei Comuni di Canal San Bovo, Siror e dell’Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino. Il presidente dell’Ecomuseo del Vanoi, Daniele Gubert, segnala la recente scheda presentata dall’Ecomuseo al Parco, nel’ambito delle iniziative e dei progetti CETS (Carta Europea per il Turismo Sostenibile). Uno spunto davvero interessante da riportare al centro dell’attenzione, per il futuro del territorio.
Scarica la scheda progetto CETS Parco Paneveggio – Calaita – SMC (pdf/Ecomuseo del Vanoi)
Il lago di Calaita
E’ un piccolo lago alpino di origine naturale situato nella Valle del Lozen, Trentino orientale, (comune di Siror) a 1605 metri sul livello del mare. Il lago si trova su un ampio pianoro che prende il nome dicampìgol del Doch dall’omonima malga che si affaccia sul lago risalente agli inizi del XX secolo. Il lago rientra nel territorio del Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino. In questo lago è possibile pescare durante la stagione estiva (l’attività di pesca è gestita dall’Associazione Pescatori del Vanoi), mentre durante il periodo invernale, nel quale il lago si ricopre totalmente di ghiaccio, si presta agli sport invernali quali lo sci di fondo e il pattinaggio.
È punto di partenza per escursioni sia a piedi che in mountain bike d’estate oppure con le racchette da neve o con gli sci alpinismo d’inverno. Infatti da qui è possibile raggiungere San Martino di Castrozza in un paio d’ore oppure le cime della catena del Lagorai (cima Folga, cima Scanaiol, cima Tognola, cima Valsorda, cima Arzòn) o i piccoli laghetti alpini che si trovano numerosi su queste cime ad oltre 2000 metri. Il lago dista 15 km da Fiera di Primiero e 12 km da Canal San Bovo. Dal Primiero si raggiunge percorrendo il Passo Gobbera (S.P.79) o imboccando il veloce traforo del Monte Totoga che porta direttamente a Canal San Bovo (S.P.80). Da qui si sale la Valle del Lozen fino a raggiungere il lago (S.P.79 e poi S.P.239).