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Latitanti internazionali: un fermo alla frontiera del Brennero e un arresto a Riva del Garda

Due importanti operazioni dei militari dell’Arma

Brennero (Bolzano) –  È durata solo 2 mesi la latitanza di Paolo Cara, di 29 anni, di San Luca. L’uomo, infatti, è stato arrestato a Brennero dai carabinieri della Compagnia di Bianco mentre tentava di tornare in Italia accompagnato dal fratello. Cara, ritenuto legato per vincoli di parentela alla potente cosca dei Pelle “Vanchelli” di San Luca, era fuggito in Germania nel febbraio scorso quando era sfuggito all’arresto nell’ambito dell’operazione “Passo di salto” condotta dal Nucleo investigativo dei carabinieri di Catanzaro e coordinata dalla Dda catanzarese. Cara è accusato di fare parte di un’associazione che approvvigionava di grossi quantitativi di droga Catanzaro ed i centri del litorale ionico. Le indagini dei carabinieri di San Luca sono iniziate subito dopo la fuga di Cara, che è stato localizzato ad Augusta, in Baviera, e colpito da un mandato di arresto europeo. Ritenendo non più sicuro il rifugio l’uomo ha cercato di rientrare in Italia ma è stato bloccato.

Riva del Garda (Trento) –  Scoperto dai carabinieri a rubare una bicicletta, si è rivelato un latitante internazionale, condannato in Serbia nel 2007 per possesso di armi da guerra. Si tratta di Goran Pavlovic, 50 anni, serbo, che i militari di Riva del Garda hanno bloccato mentre rubava una bici da circa 4.000 euro durante il Bike Festival, vestito da ciclista. L’uomo è stato individuato sabato e aveva con sé vari arnesi da scasso, che gli sono stati sequestrati. È stato condannato per direttissima a due anni di carcere senza sospensione della pena dal tribunale di Rovereto. Condotto nel penitenziario di Gardolo di Trento, è a disposizione delle autorità serbe per il rimpatrio.

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