Per questo si parla di nuovo umanesimo, di riscoperta del territorio e della sua autonomia, di decrescita e nuova agricoltura, di nuova rappresentanza sociale, di innovazione e governance. Il corso intende contribuire a delineare una cultura politica che sappia assumere ad un tempo una visione globale dei problemi accanto alla necessità di definire dei seri limiti allo sviluppo, all’aggressione contro i beni comuni e le risorse essenziali alla vita del pianeta.
Nel contempo occorre porre le basi per una seria riconversione ecologica dell’economia senza la quale non c’è via d’uscita alla crisi e non c’è futuro per le giovani generazioni. Si tratta infine di delineare le basi per un’antropologia politica rinnovata, attenta alle “nuove generazioni e non alle prossime elezioni”, che sulla base di un nuovo umanesimo e di una rinnovata spinta spirituale assuma la sfida di conciliare economia ed ecologia, sviluppo umano, pace e fraternità.
Annibale Salsa propone in apertura di corso una analisi storica dell’Autonomia trentina a partire dalle vicende delle società medievali e dall’affermazione delle prime forme di autogoverno degli “uomini liberi delle Alpi”.
Un’analisi sulla natura della crisi, sulle origini non solo finanziarie, ma strettamente legate alla storture del neoliberismo ci viene offerta da Fabio Salviato e Luca Salvi, esponenti di Banca Etica, i quali si soffermeranno anche sulle proposte della decrescita felice.
Una riflessione sulla nuova spiritualità e sul suo legame con il mondo attuale verrà operata da padre Natale Brescianini, priore di Monte Giove, il quale propone una ricostruzione del legame fra economia e umanesimo.
Con l’inviato speciale di Repubblica Giampaolo Visetti affronteremo le sfide dell’emisfero orientale e della Cina in particolare, mentre con Roberto Burdese, presidente di Slow Food, ragioneremo di nuova agricoltura e sovranità alimentare.
Luca Zarri affronterà il tema dell’economia civile come possibile alternativa alle forme liberiste del capitalismo, mentre lo storico Sergio Bologna proporrà un’analisi sulle nuove forme di rappresentanza nella società post fordista caratterizzata dal precariato e dall’emergere del nuovo lavoro autonomo.
Guido Viale ci introdurrà nell’area della riconversione ecologica dell’economia mentre con il sociologo Aldo Bonomi ragioneremo sul bisogno di comunità come risposta alla crisi.
Concluderà il ciclo il filosofo Massimo Cacciari con una lezione-colloquio sul valore della politica al fine si rintracciarne le origini ed i possibili sviluppi in un’epoca caratterizzata dalle “visioni corte” dell’autoreferenzialità, della corruzione diffusa e del populismo.
La Scuola di Comunità è un’iniziativa promossa dalle Acli, dalla Cooperazione trentina e dal del Consorzio dei Comuni Trentini e punta alla promozione di percorsi formativi rivolti ai giovani e alla nuova classe dirigente in uno spirito di rinnovato impegno partecipativo in favore dell’Autonomia trentina e dell’utilizzo responsabile delle risorse pubbliche e dei beni comuni.
Presenti alla Conferenza stampa di presentazione.
Marino Simoni, Presidente Consorzio dei Comuni Trentini
Antonietta Nardin, Consorzio dei Comuni Trentini
Diego Schelfi, Presidente Federazione Trentina Cooperazione
Arrigo Dalfovo, Presidente Acli Trentine
Quota d’iscrizione per tutto il corso euro 50
Iscrizioni entro giovedì 11 ottobre
Preiscrizioni e informazioni presso:
Acli Trentine
Via Roma 57 Trento
Tel. 0461 277277
scuola.dicomunita@aclitrentine.it