Franco Manzato, assessore all’agricoltura del Veneto, ribadisce la sua posizione su questi strumenti, “che si sono rivelati straordinari per regolarizzare situazioni impossibili, hanno fatto guadagnare qualche soldo a chi non cercava ‘il lavoro’ ma voleva solo svolgere ‘un lavoretto per qualche giorno’, hanno fatto introitare soldi all’erario risparmiando su controlli piuttosto ‘diseguali’”.
Oggi l’effetto è che, grazie ai nuovi voucher, fino a settembre, i pensionati e gli studenti dai 16 ai 25 anni regolarmente iscritti ad un ciclo di studi potranno lavorare in campagna. “Guai a essere semplici parenti, amici, appassionati. Se poi si è cassintegrati si rischia il proprio futuro. Coldiretti parla di discriminazione – aggiunge Manzato – a me sembra una scemenza, come quella professoressa di matematica che, di fronte alla perdita di un tubo di scarico mal avvitato, si è messa a calcolare quanta acqua sarebbe fuoriuscita in quante ore e si è trovata la casa allagata mentre bastava stringere il tubo con le mani per evitare disastri”.
“C’è troppa gente che fa ragionamenti a tavolino sul lavoro, e magari non lo ha mai realmente vissuto nella sua quotidianità ad esempio raccogliendo asparagi, che non vede i lacci derivanti da vincoli difficilmente comprensibili rispetto alla esigenza di soddisfare esigenze e bisogni sia di ha voglia di un lavoretto sia di chi ha necessità di un paio di braccia in più per qualche giorno. Con migliaia di forme di formaggi DOP ribaltate dal terremoto e aziende sotto choc per il sisma – conclude l’assessore veneto – mi domando che contratti dovremo fare e con quali illuminate e celeri procedure”.