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“Primiero San Martino di Castrozza”: LE RAGIONI DEL NO e la polemica sull’affissione di Filippi

Il sindaco di Fiera, Daniele Depaoli precisa che il manifesto di Filippi “Non verrà rimosso dalla bacheca seppur in difetto delle autorizzazioni necessarie (nessuno intende impedire ai cittadini di dire la propria opinione). Ricordo inoltre che Filippi ha personalmente chiamato i vigili per farsi fare il verbale. Il gruppo di maggioranza non gli ha mai negato nessuna affissione per cui il verbale non sarà trasformato in sanzione da parte del Comune di Fiera di Primiero”

Primiero (Trento) – Il fronte del No alla fusione dei Comuni dell’Alto Primiero, non si è costituito in un Comitato, ma sembra comunque mobilitarsi con decisione in questi ultimi giorni di campagna. A Fiera è stata inviata una cartolina storica di Primiero che cita: “500 anni di autonomia amministrativa non si cancellano” distribuita a tutte le abitazioni del centro, mentre in questi giorni arriverà anche una lettera alle famiglie firmata da Erwin Filippi e Giacomo Simion, per ribadire le ragioni del No.

A Siror la lettera firmata da “Un gruppo di cittadini contrari” inviata ai residenti di Siror e San Martino, ha sollevato molte perplessità locali.

La cartolina di Giacomo Simion ed Ervino Filippi distribuita in questi giorni. Clicca per ingrandire

La polemica sull’affissione a Fiera

E’ polemica anche sull’informazione. Mercoledì mattina, l’ex assessore di Fiera, Ervino Filippi – dopo aver allertato Polizia locale e stampa – ha esposto il suo manifesto per il No, sullo spazio elettorale di Fiera di Primiero (nei pressi della biblioteca), in polemica sull’attribuzione degli spazi informativi, concessi solo alle liste elettorali e non ai privati cittadini (maggioranza e minoranza di Fiera sono a favore del Si).

Sulla questione però, la risposta del Commissariato del Governo pervenuta nei giorni scorsi al Comune di Fiera in seguito a specifico quesito, è stata molto chiara: “Non è possibile utilizzare gli spazi elettorali da chi non è autorizzato – ha precisato il Commissariato del Governo – se la ex lista del consigliere dimessosi (o anche l’altra) glielo consente allora si, altrimenti trattasi di affissione abusiva sanzionabile ai sensi di legge” (sanzione minima 103 euro).

Così l’ex assessore di Fiera, Ervino Filippi Gilli ha esposto il suo manifesto nello spazio vuoto riservato alla maggioranza comunale, sull’altro spazio era presente invece il manifesto delle minoranze di cui vi abbiamo dato notizia nei giorni scorsi (favorevole alla fusione).

Da segnalare che mercoledì in tarda mattinata, il capogruppo di minoranza a Fiera di Primiero, Paolo Simion, dopo aver preso atto della situazione, si è reso disponibile ad ospitare nel proprio spazio elettorale il manifesto del No, di Ervino Filippi Gilli il quale ha ringraziato per la disponibilità ma ha ribadito la necessità di evidenziare “una grave mancanza di democrazia”.

Altri approfondimenti

Il manifesto del No alla fusione di Filippi

(Clicca per ingrandire)

 

 

 

 

 

 

 

Il documento della maggioranza di Fiera

La replica a Filippi (pdf)

 

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Categories: Primiero Vanoi
Redazione:

View Comments (11)

  • Caro Pietro, un pò di ottimismo vogliamo mettercelo? Conosciamoci e discutiamone. Nella mia vita (professionale e non )ho sempre accettato le sfide e diverse le ho vinte. A presto

  • Caro signor Sindaco, possiamo anche trovarci un Venerdi pomeriggio, ma a parlare di idee per quale comunitá? La piccola Comunità di Imèr che entrambi amiamo ma che è destinata a contare sempre meno, o la Comunitá piú grande che ho in mente io, e che è comunque piccola e dalla quale neanche noi possiamo prescindere, perché l'economia e il turismo in particolare potrá riprendere solo se faremo sistema tra tutti.
    Il fatto è che all'indomani del referendum in alta valle che é andato bene anche oltre le previsioni noi non possiamo far altro che prendere atto che le decisioni di pochi stanno condannando alla marginalizzazione la bassa valle senza che questa abbia mai avuto la possibilitá di dire la propria come espressione popolare. Poi possiamo anche dare la colpa a Mezzano e in parte aver ragione, ma neanche a Imèr ho sentito voci forti e autorevoli alzarsi a favore della fusione apparte quella famosa mozione di Tomas che é stata velocemente fatta cadere nell'oblio.
    L'alta valle ora guarda al futuro con piú ottimismo, noi sempre piú piccoli e soli cosa faremo?

  • Caro Pietro da Imer, mi piacerebbe avere un incontro con te per scambiarci opinioni, idee e anche avere suggerimenti che possano servire alla ns comunità. Ti aspetto in Municipio, magari il venerdi pomeriggio. A presto

  • Le sue parole sono la conferma di ciò che ho detto signor Sindaco, cioé che avete fatto ,scelto, deciso tutto tra voi sindaci, la mia (é ovviamente solo un opinione personale,e vale meno di zero perché non sono nessuno) non è un osservazione nel merito ma nel metodo, queste scelte così importanti per il futuro delle genti di Primiero devono essere fatte coinvolgendo la popolazione, troppo importanti per essere fatte solo dalle amministrazioni o dai sindaci di turno per quanto forte possa essere la loro leadership come sicuramente lo é la sua. Credo che una consultazione popolare avrebbe dato sorprese anche a Mezzano che se ho ben capito è la chiave della scelta della fusione incompleta, e anche li ha deciso il Sindaco che la valle non doveva essere unita, alle persone non è stato dato modo di esprimersi. La mia non è una critica al Sindaco di Imèr, ma a tutta la classe politica dirigente nelle varie amministrazioni di valle che non ha ritenuto di condividere scelte fondamentali con la popolazione, non basta convocare qualche riunione o assemblea popolare per comunicare decisioni già avvenute.
    Il mio è però si, il piccolo sfogo di un primierotto del sud deluso per non poter partecipare a scelte cosí importanti per una comunitá che personalmente non riesco a vedere come confinata nei paesi, ma unica, che va da Pontet a Paneveggio, dai boschi di Caoria a Sagron Mis.

  • La scelta che ho fatto come Sindaco di Imer non va letta come contraria al Comune Unico. Credo di essere stato il primo amministratore a firmare nei gazebi del Comitato. Ho sempre detto e ribadisco, che non vedo ne territorialmente ne politicamente un'aggregazione con l'alto Primiero senza Mezzano. Ritengo inoltre che sarebbe stato suicida per il progetto la presenza di Imer. Questo l'hanno capito gli amministratori dell'Alto Primiero che di fatto, senza nessuna delibera consigliare, hanno elegantemente respinto una,seppur tardiva, richiesta a partecipare fatta dal Consiglio Comunale.

  • Appunto Carlo Boghetto, con tutto il rispetto per il mio Sindaco verso il quale condivido i tuoi apprezzamenti, credo tuttavia che la scelta di chiamarsi fuori non doveva essere solo sua , o dei componenti dell'amministrazione, ma condivisa con tutta la popolazione con un mini referendum consultivo. Stessa cosa sarebbe stato giusto fare in ogni paese. Troppo importanti queste scelte, e sono anche molto scettico sulla possibilitá che se passa il referendum in alta valle, come mi auguro, a breve ci possano essere allargamenti. Per questo parlo di "stanze dei bottoni", è stata una decisione tra Sindaci, o tra amministratori, a noi semplici cittadini non é di fatto mai stato dato modo di dire la nostra (Siror apparte). Auspico comunque una vittoria del si Domenica prossima, sperando che questo non scavi un profondo solco alle Sorrive che sarebbe tutt'altro che di buon auspicio per il futuro della valle, che per risorgere nell'economia turistica trainante ha bisogno del contributo e del sostegno di tutti i primierotti, basta divisioni, basta beghe, siamo bloccati da vent'anni mentre le altre valli sono cresciute e continuano a crescere!

  • Pietro, nessuna stanza dei bottoni, come ti può confermare il tuo sindaco Gianni Bellotto, che è persona onesta e sincera, è stato proprio lui a chiamarsi fuori da questa prima aggregazione, ma vedrai che se va in porto, quanto prima anche Imer sarà della partita

  • Da cittadino della bassa valle avrei voluto esprimere anch'io il mio voto in un referendum, ma nelle stanze dei bottoni è stato deciso che noi non possiamo neanche dire la nostra,andiamo bene solo per discariche e depuratori. Mi auguro e vi auguro che vinca il si in alta valle ,ma non so se questo semplificherà davvero le future decisioni.

  • Ma la grave mancanza di democrazia invocata da Filippi quale sarebbe?
    Cercare di impedire ai cittadini di esprimersi in un referendum adducendo cavilli legali con i suoi ricorsi è molto più antidemocratico...

  • Almeno la lettera di Fiera sarà firmata da Gilli e Simion. Ma quella di Siror?

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