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LE VOSTRE SEGNALAZIONI/Il Giro d’Italia oscura la protesta contro la Diga sul Vanoi? “W il Giro… senza però farci prender in giro!”

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Primiero/Vanoi (Trento) – “Seeembra facile fare un brodo! Recitavano nel vecchio Carosello – scrive Flavio Taufer – Comitato Difesa Torrente Vanoi e Acque Dolci – così come, al Consorzio Brenta di Cittadella (Vi), sembrava scontato (e non è la prima volta che ci prova!) di poter erigere un serbatoio di 33 milioni di metri cubi d’acqua sul torrente Vanoi tra Veneto e Trentino! Una riserva multiuso in area ad altissimo rischio idrogeologico.

La netta opposizione della gente – si legge – che vive questi territori è scritta sulle pagine di cronaca e in ogni angolo di villaggio: No alla diga sul torrente Vanoi!  Senza togliere, come arcinoto: Sì alle alternative sperimentate e possibili! Il progetto è stato studiato, dibattuto, sviscerato, radiografato all’osso e messo in croce dall’unanimità dei pareri tecnici. Una pazzia ostinarsi ad ottenere a tutti i costi (ovvio con fondi PNRR!) ciò che rappresenta una catastrofe ambientale, l’estinzione di un torrente tra gli ultimi sopravvissuti e un rischio conclamato per le comunità sovra e sottostanti.

Il 22 e 23 maggio guizzeranno tra curve e saliscendi gli eroi delle due ruote che tutti attendono e son pronti ad acclamare. L’intero percorso, tutto d’incanto è stato dipinto di rosa nelle valli di Primiero e Vanoi, passo Broccon, val Schenèr e altipiano di Lamon… Il Giro d’Italia merita ogni onore, ma sembra tutto debba svolgersi secondo codici impeccabili, tanto che, le insegne di protesta contro la diga da tempo esposte da molti cittadini, hanno creato nell’organizzazione e nei settori turistici e sportivi, un grattacapo-torcibudella per cui si è pensato bene fosse necessario intervenire.

Scritte cancellate – conclude il comunicato -, installazioni rimosse, intimidazioni, polemiche! Pochi secondi di riprese e il Giro se ne andrà… una diga da 33 milioni di metri cubi d’acqua, se non si osteggia, rimane una minaccia su un vasto territorio con effetti prevedibili devastanti e imperituri. Il Giro un evento sportivo, la diga un disastro annunciato. Il diritto civile di manifestare contrarietà in tal senso è apparso evidentemente calpestato da tubolari e reclame mordi e fuggi. Alla faccia del Giro, noi confidiamo nel far buon brodo, sollevando sempre più indignazione e prese di posizione dalla gente con il benvenuto a prese di posizione nette da parte dalle Amministrazioni dei territori coinvolti. W il Giro… senza però farci prender in giro!”

Flavio Taufer – Comitato Difesa Torrente Vanoi e Acque Dolci

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