NordEst

LETTERE/Eliturismo, requiem per il silenzio nelle Dolomiti (FOTO)

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"I monti sono maestri muti e fanno discepoli silenziosi – Goethe

Cosa c’è di più bello di una scarpinata di alcuni giorni nelle Pale di San Martino? Partenza giovedì 11 dal Passo Valles e arrivo sabato 13 agosto in Val Canali, con tappe al Rifugio Mùlaz e al Rifugio Pradidali. I monti che sorgono dai boschi e dai prati, i rifugi accoglienti dopo le lunghe marce, i tramonti indimenticabili nel rosso riverbero delle pareti. La più desiderabile delle esperienze.

Purtroppo il silenzio dei monti del quale ci attendevamo di godere è stato brutalmente violentato da numerosi voli di elicottero. Ci si chiedeva: sarà il soccorso? così tante volte?… finché un rifugista ci ha informati che si tratta di voli turistici. I nostri tre giorni di vacanza sono stati abbrutiti da questa ennesima prevaricazione.

Non ci insegnavano che la libertà di ciascuno finisce dove comincia quella altrui? Perché un individuo, che vuole solo far soldi, si può permettere di rubare a noi il silenzio della montagna? E dove dovremo andare noi turisti a cercare la quiete, già impunemente violata dalle strade dei passi dolomitici trasformate in motodromi? E’ sconfortante dover ancora una volta fare esperienza della solita protervia, maleducazione e barbarie di simili "operatori". Dolomiti Monumento del Mondo? Un corno! Qui si pensa solo a far soldi, e dell’ambiente… chi se ne frega?

Anche a proposito di UNESCO e tutela ambientale, bisogna constatare la schifosa ignavia di chi governa questa Provincia: chiudendo occhi e orecchi, dà l’impressione di essere connivente o asservita alle lobby affaristiche, piuttosto che preoccupata di custodire integro il territorio dei trentini. Il che non è una novità, purtroppo.

Allego qualche fotografia scattata sabato in Val Canali dal Rifugio Treviso verso la parete sud della Cima dei Lastéi: si noti la bassa quota, probabilmente illegale e certamente pericolosa, a cui transitavano i trasporti elituristici. Lascio immaginare il rombo moltiplicato dall’eco che ha martoriato i timpani degli escursionisti e degli alpinisti".

Ruggero Vaia
Ricercatore del Cnr a Firenze

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