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Libia in fiamme, Oltre mille morti (DIRETTA)

LA DIRETTA TV DI AL JAZEERA:

Altre notizie in diretta sulla rivolta araba:
?"The Libyan hospitals in Benghazi are in urgent need for blood donations  and medical supplies , this is an international SOS". 

RAI.tv
Cnn.com
LaStampa.it
Gooogle int.


(Adnkronos/Aki/Ign) – Continuano le violenze contro i manifestanti. All’alba di martedì degli aerei militari sono tornati a bombardare le centinaia di migliai di persone pro-democrazia riunite in piazza a Tripoli. I primi raid aerei contro la folla risalgono a lunedì sera ma le notizie non sono confermate.

Anche i battaglioni della sicurezza libica, fedeli al rais, hanno nuovamente aperto il fuoco oggi contro i manifestanti a Tripoli. Secondo quanto riferisce ‘al-Jazeera’, le violenze sono avvenute nel quartiere di Fashlun, alla periferia della città, che ieri è stata obiettivo dei raid dei caccia militari libici insieme al sobborgo di Tajura.

Secondo Muhammad Abdellah, vice presidente del gruppo di opposizione Fronte di salvevzza libico, "a Tripoli ci sono due quartieri dove molti cadaveri sono ancora in strada". Secondo l’oppositore, "il regime di Muammar Gheddafi controlla solo Tripoli, in questo momento lo scontro è in corso solo in quella zona. La maggior parte delle città del Paese sono in mano ai manifestanti, aiutati dall’esercito che si è rivoltato contro il regime. Ora si combatte solo nella capitale dove i manifestanti vengono attaccati".

Facendo il punto della situazione in Libia, l’oppositore spiega che "riguardo le città di Tobrik e Kafra entrambe sono sotto il controllo dei manifestanti del gruppo ’17 febbraio’, la situazione è tranquilla anche a Misurata e nella città di Bani Walid, controllata dalla tribù di Warfalla che ieri si è rivoltata contro Gheddafi. Non abbiamo invece notizie certe su quanto sta accadendo a Sirte, città considerata la roccaforte del colonnello".

Anche a Bengasi gli abitanti hanno preso il controllo della città, riferisce alla Bbc un medico locale, Ahmad Bin Tahir. ‘Qui non c’è più la presenza dello Stato – ha detto Bin Tahir – Non c’è polizia, non c’è esercito, non ci sono figure pubbliche’. Quello che invece governa a Bengasi è ‘il popolo, che si è organizzato per riportare l’ordine. Sono stati formati comitati per governare la città’.

Diversi militari e politici, tra cui il ministro dell’Interno Abed Al-Fatah Yuni, sono passati dalla parte dei manifestanti. Ma proprio per limitare i danni alla vigilia della rivolta Gheddafi avrebbe fatto eliminare i vertici dell’esercito, uccidendo molti ufficiali che credeva potessero rivoltarsi contro di lui, sostiene l’ufficiale dell’aereonautica militare libica, Qasim Najiya ai microfoni di ‘al-Jazeera’. L’ufficiale ha inoltre chiesto ai manifestanti "di occupare tutti gli aeroporti per bloccare Gheddafi". L’ultimo ad aver girato le spalle al colonnello è il generale Abdelhilam Hussein. Prima di lui aveva abbandonato il regime anche il generale al-Mahdi al-Arabi, che ha diffuso un comunicato per chiedere a tutti i militari di passare con i manifestanti.

Al-Fatah Yunis, secondo quanto riporta al Jazeera, ha chiesto alle forze armate di "unirsi al popolo e venire incontro alla richiesta della popolazione". La dichiarazione con cui il ministro afferma di essere passato con i ribelli del ministro arriva dopo che oggi nel suo discorso alla nazione Gheddafi aveva detto che il ministro sarebbe stato ucciso nei giorni scorsi a Bengasi.

L’Alto commisario delle Nazioni Unite per i diritti umani Navi Pillay ha chiesto dal canto suo che si svolga una ‘inchiesta internazionale indipendente’ sugli attacchi che il governo Gheddafi ha sferrato contro i manifestanti, dicendo che tale repressione potrebbe rientrare tra i crimini contro l’umanità. In un comunicato, la Pillay ha detto che ‘gli attacchi sistematici contro la popolazione civile potrebbero essere assimilati ai crimini contro l’umanità’. L’Alto commissario ha quindi chiesto che vengano ‘fermate immediatamente le gravi violazioni dei diritti dell’uomo commesse dalle autorità libiche’.

 
Categories: NordEst
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