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L’inverno cresce in Trentino

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Sono i dati di una stagione turistica invernale al positivo, quelli presentati oggi dall’assessore provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione: "Pur in un momento di forte difficoltà economica – ha commentato l’assessore – il turismo invernale è riuscito a crescere, a conferma dell’elevato livello della nostra offerta complessiva".

Tra le novità, le presenze collegate ai Paesi emergenti dell’Est Europa e il ritorno positivo dei turisti italiani: "Abbiamo riscontrato un aumento delle regioni centrali e del sud Italia, soprattutto di Umbria e Marche – ha proseguito l’assessore provinciale – mentre sul fronte dei turisti stranieri vanno segnalate la Polonia e la Repubblica Ceca". In crescita, infine, i settori di Trento – Monte Bondone e della Valle dei Laghi, grazie anche allo strumento importante dei Patti Territoriali.

"Il turismo – sono state le considerazioni finali dell’assessore – rappresenta ormai la componente centrale per l’economia del nostro territorio, in grado di riflettersi non solo sul tessuto alberghiero e commerciale, ma anche in altri comparti della piccola e media impresa artigiana".

In calo, invece, le presenze della Gran Bretagna (anche se forse con l’euro un po’ più debole i dati cambieranno) e quelle tedesche. Trentino spa ha già studiato alcune strategie per recuperare gli ospiti tedeschi: oltre alla presenza in Trentino del Bayern di Monaco, si stanno calibrando azioni per promuovere adeguatamente le Dolomiti patrimonio dell’Unesco, accanto ad altre iniziative come la candidatura del Trentino alle Universiadi del 2017. Infine, anche un progetto interessante per l’aeroporto "Catullo" di Verona, di cui la Provincia autonoma di Trento è il secondo azionista. "Entro l’anno prossimo, attraverso un investimento di 80 milioni di euro – ha aggiunto l’assessore provinciale – l’aeroporto dovrebbe dotarsi di un nuovo settore completamente dedicato ai voli low cost, con le compagnie aeree Ryanair ed EasyJet".

Il Trentino si conferma, quindi, come un territorio turistico tra i preferiti degli italiani e ciò evidenzia un andamento in controtendenza rispetto a quello che avviene nel resto d’Italia. La stagione turistica invernale 2009/2010, con un incremento nelle presenze pari all’1,6%, conferma un trend decennale positivo che ha visto solo una battuta d’arresto nella stagione 20006/2007. Nell’inverno 2009/2010 il Trentino è stato visitato da circa 1.200.000 turisti per un totale di circa 5 milioni e 400.000 pernottamenti.

Nello specifico, negli alberghi trentini, che pesano mediamente per circa l’85% delle presenze invernali. la componente italiana, che rappresenta ben il 63% dei turisti invernali, ha registrato una variazione positiva del +3,8% nelle presenze a fronte di una contrazione nelle presenze straniere pari al 2%.
Se in termini numerici complessivi il comparto turistico non sembra subire la situazione congiunturale economica sfavorevole, la crisi, comunque, si è fatta sentire modificando le abitudini dei turisti: i dati, infatti, mostrano che a fronte di continui incrementi degli arrivi si riduce, in generale, la durata della vacanza. Questo fenomeno si rileva anche in Trentino soprattutto nella componente straniera e nei periodi che tradizionalmente non sono dedicati alle ferie nella stagione invernale.

Nella stagione turistica appena conclusa il giorno con il maggior numero di arrivi negli alberghi trentini è stato il 2 di gennaio (38.589 arrivi). Nello stesso giorno si è registrato anche il maggior numero di arrivi italiani (33.313 arrivi). Il giorno nel quale si sono avute più presenze turistiche alberghiere è stato, invece, il 31 dicembre (84.300 presenze) con un numero di presenze italiane pari a 73.590 (circa 87% delle presenze nel giorno). La settimana di Carnevale (63.521 presenze) mostra un andamento analogo all’anno precedente. La settimana di Pasqua ha registrato incrementi di circa il 33% negli arrivi e del 38% nelle presenze rispetto a quella del 2009.

Gli ambiti turistici più rilevanti in termini di presenze invernali sono la valle di Fassa, le valli di Sole, Pejo e Rabbi e Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendeva che rappresentano circa il 55% delle presenze. Invece, gli ambiti turistici che hanno visto gli incrementi più marcati sono Trento, Monte Bondone e Valle dei Laghi (+13%), Valle di Non (+9,4%), Madonna di Campiglio-Pinzolo-Val Rendena (+8,4%), Valsugana e Tesino (+8,1%).
Sono i laziali, i lombardi e gli emiliani i maggiori frequentatori delle montagne trentine anche se gli umbri e i marchigiani hanno evidenziato le variazioni più significative. Gli stranieri che preferiscono il Trentino sono soprattutto polacchi, tedeschi e cechi con i maggiori incrementi nei russi e negli austriaci.
Annuario del turismo In questi giorni viene diffusa l’ultima edizione dell’Annuario del turismo formato da circa 300 pagine di tabelle e grafici.

I diversi capitoli dell’Annuario descrivono la struttura ricettiva, il movimento dei turisti, l’occupazione nel settore alberghiero e gli impianti a fune. La pubblicazione si completa con un capitolo dedicato agli indicatori statistici che analizzano la qualità delle strutture ricettive, l’intensità nell’utilizzo nelle stesse, l’indice di preferenza dei turisti italiani e stranieri per i diversi ambiti, il tasso di ricettiva, l’indice di turisticità e l’indice di massima antropizzazione dei comuni trentini.

I dati sono presentati in serie storica a partire dal 1987 con approfondimenti relativi al 2008 per mese, ambito, comune e provenienza. L’Annuario sarà disponibile sul sito internet del Servizio Statistica anche in un formato agevolmente esportabile che permette elaborazioni personalizzate.
Indirizzo del sito internet: statistica provincia tn

Categories: NordEst
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