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Liste di attesa sanitarie, in Trentino arriva l’Unità centrale di gestione

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Il provvedimento approvato dalla Giunta provinciale, introduce una “piccola rivoluzione” dei tempi di attesa per esami, visite e ricoveri


 

Trento – Obiettivo arrivare a un gestione che sia efficiente, efficace e in grado di guardare al futuro, come spiega l’assessore Mario Tonina: “Due sono i capisaldi della deliberazione odierna, da un lato l’istituzione di una Unità centrale di gestione, alla quale competerà poi la nomina di un responsabile unico che controlli il corretto funzionamento delle liste di attesa, dall’altro l’individuazione di Linee di indirizzo che ci consentano un approccio davvero sistemico e coordinato al governo dei tempi di attesa e soprattutto che consentano di attuare una programmazione di lungo periodo che pur ribadendo l’importanza delle misure già in essere, come garantire l’apertura delle agende, individui ulteriori attività di ampio respiro. Mi riferisco – prosegue l’assessore – ad alcune azioni imprescindibili, come ad esempio l’adozione di interventi di prevenzione che ci consentano di ridurre l’insorgenza delle malattie anche con attività di screening, per effettuare appunto diagnosi tempestive. Indispensabile è poi un corretto rispetto del principio di appropriatezza prescrittiva. Le Linee di indirizzo che oggi abbiamo adottato contengono tutti questi elementi di novità essenziali per governare la domanda”, conclude l’assessore Tonina.

Attraverso il provvedimento odierno, viene istituita l’Unitá Centrale di gestione dell’assistenza sanitaria e dei tempi e delle liste di attesa (prevista dal Decreto Legge del giugno 2024) composta da: assessore alla salute, in veste di presidente; dirigente generale del Dipartimento provinciale Salute, dirigente del Servizio Politiche sanitarie; direttore generale dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari; direttore Sanitario dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. All’Unità centrale spetta la nomina del Responsabile Unico provinciale dell’Assistenza Sanitaria (RUAS) che si dovrà occupare del rispetto dei criteri di efficienza nell’erogazione dei servizi e delle prestazioni sanitarie e del corretto funzionamento del sistema di gestione delle liste di attesa. Contestualmente sono state adottate le Linee di indirizzo che determinano un cambio di paradigma nell’approccio al tema delle liste di attesa, ampliando lo sguardo verso la promozione di un efficiente governo della domanda e dell’offerta di prestazioni sanitarie.

Le novità previste

  • viene data attuazione alla norma inserita nella legge provinciale sulla tutela della salute, approvata dal Consiglio provinciale nell’ultimo assestamento di bilancio, che nei casi in cui non sia possibile garantire il rispetto dei tempi massimi di attesa, prevede la compartecipazione agli oneri per i cittadini che ricorrono a prestazioni svolte intramoenia, ai quali spetterà solo il pagamento del ticket. Tale misura è prevista per tutte le visite ed esami oggetto del monitoraggio del Piano nazionale liste di attesa;
  • si introducono misure per semplificare il completamento dell’iter diagnostico anche nel caso di visite presso specialisti delle strutture private accreditate convenzionate con il Servizio sanitario provinciale;
  • vengono definite ulteriori misure fra cui la presa in carico del paziente cronico, assicurando che le visite previste nel piano di cura siano programmate direttamente, senza dover passare dal CUP;
  • in tema di governo della domanda, si prevedono politiche attive di prevenzione e promozione della salute, fra cui appunto lo screening, si ribadisce la necessità di implementare il principio di appropriatezza, per il quale è necessario un sistema di monitoraggio dei volumi di prescrizione, si punta a rafforzare la telemedicina. Al contempo si inseriscono misure di comunicazione volte a promuovere un uso consapevole e appropriato del servizio sanitario provinciale da parte dei cittadini;
  • in tema di governo dell’offerta, oltre alla misure già in essere, si prevedono strumenti per l’individuazione di disponibilità aggiuntive all’interno delle agende di prenotazione e si disciplina la compartecipazione agli oneri per l’attività libero professione intramuraria, quale ulteriore canale da utilizzare nel caso in cui non sia possibile garantire il rispetto dei tempi di attesa;
  • si ribadisce il principio della visibilità delle agende di prenotazione, ovvero l’attività delle agende di prenotazione dell’attività istituzionale, della libera professione intramuraria relative alle strutture pubbliche nonché dell’attività convenzionata delle strutture private accreditate deve essere improntata ai principi di trasparenza e totale visibilità in ordine alle prenotazioni effettuate e ai relativi posti a disposizione per le singole prestazioni sanitarie;

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