Simoni ci conferma che il ritrovamento è avvenuto in "Val Asinozza" (così c’è scritto sulle carte, ci dice) ma sarebbero almeno tre le capre che mancano ancora all’appello. "Altre capre sono sparite anche lo scorso anno – ammette il proprietario demoralizzato – ma non sono mai riuscito a ritrovarle. E proprio in questa zona – conclude Simoni – ha svernato l’orso più noto nel NordEst, Dino appunto. Non sarebbe un caso il suo ritorno in questo paradiso naturale".
Il territorio comunale di competenza è quello di Transacqua. La Forestale è già stata avvisata per le verifiche del caso con il relativo rimborso che spetta per legge. Lo scorso anno l’animale aveva seguito lo stesso percorso, con alcuni passaggi anche sulla Tognola, per finire poi in Val Canali a ottobre.
Gli altri avvistamenti – Nelle ultime ore – dopo aver devastato l’arnia a Mezzano – sarebbe stato avvistato nella zona tra Siror e San Martino poco distante dalla strada.
Altre segnalazioni dal Bellunese – In queste ore, altre segnalazioni arrivano però anche dal Bellunese dove la signora Giovannina Viel, ha trovato altre arnie distrutte nella zona di Bolzano Bellunese. Immediato l’intervento della polizia provinciale che sta cercando di capre se si tratti proprio di Dino. Saranno le analisi sui peli ritrovatinel Bellunese a stabilire se l’orso è passato in quella zona.
Potrebbero essere infatti due gli orsi che vagano tra i monti del Trentino e del Bellunese. L’altro orso, è stato avvistato nei giorni scorsi tra Landro (Alto Adige), San Vito e Sappada. L’incursione risale alla notte di venerdì.
M5 Dino – L’esemplare identificato in base alle impronte con la sigla M5, è un giovane orso di circa tre anni, «un adolescente che sta diventando adulto» e che per fare la sua vita indipendente ha lasciato la Slovenia dove è nato dirigendosi in Trentino.
Dall’Altopiano di Asiago all’Agordino. Dal Vicentino al Bellunese e forse ora di nuovo nel Primiero. Mentre tutti parlavano di una sua eventuale cattura e trasferimento in Slovenia, l’orso Dino ha deciso di cambiare aria e spostarsi. A testimoniare il superamento dei confini provinciali sono alcuni segnali, tra cui un avvistamento pervenuto alla polizia provinciale di Belluno proprio nell’Agordino. Intorno al predatore, che da due mesi presenzia nel Vicentino (con qualche incursione tra il Bellunese e il Veronese), rimane alta l’attenzione.
I nuovi segnali in Trentino – Nella notte tra lunedì e martedì della scorsa settimana, alle 4.30 del mattino i primi segnali della presenza dell’animale in località "Falasorno" nei pressi di San Giovanni a Mezzano. Una famiglia che abita un maso in quella zona, ha udito degli strani rumori durante la notte che subito hanno fatto pensare alla presenza di un orso. La certezza è arrivata il mattino dopo, notando che un’arnia nei pressi della casa di montagna, era stata distrutta. Completamente abbattuta una famiglia di api con relativo melario.
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(Il nostro video trasmesso su tutte le tv nazionali)
Immediata la segnalazione ai tecnici della Forestale di zona e a Trento. Subito sono intervenuti sul posto
il dr. Luigi Gottardo – capo del distretto di Primiero – coadiuvato da Luca Ducoli. Per evitare altri rischi alle api, è stata posizionata subito una recinzione elettrica, in modo da impedire altri attacchi dell’orso.
Non è chiaro se si è trattato di un probabile ritorno dell’orso Dino rientrato in Trentino – dove già si trovava lo scorso anno – dopo le scorribande tra Bellunese e Vicentino. La Forestale di zona sta cercando di trovare conferme in questo senso. Si tratterebbe comunque del primo danno ufficiale in Trentino dopo quanto avenuto nei giorni scorsi nel Vicentino.
Mercoledì, nuove verifiche sul posto da parte del personale della Forestale con Alfio Voltolini, Gaspare Sperandio e il custode di Mezzano, Silvano Doff Sotta. Nei prossimi giorni, si cercherà di localizzare esattamente l’orso attraverso il radiocollare (la ricerca con gsm non sarebbe funzionante per la zona nascosta), per capire se si può trattare realmente di Dino o di un nuovo plantigrado.
Proprio in questi giorni, vengono segnalate inoltre a Primiero diverse irruzioni di cinghiali nella zona di Mezzano, che hanno creato notevoli disagi agli abitanti del posto, in alta quota.
Le associazioni ambientaliste del Vicentino – Si muovono compatte per tutelare Dino, l’orso che da mesi vaga sul territorio sbranando asini e attaccando pollai. La sua presenza, dicono, è «nuova linfa selvaggia e vitale per le nostre montagne e con l’arrivo della bella stagione cercherà fonti alimentari sostitutive». La preoccupazione, però, è che «non riesca a superare indenne la stagione venatoria. « danni causati agli allevatori – sottolineano gli ambientalisti – sono ripagati al 100% dalla Regione Veneto entro 60 giorni, ma come associazioni di settore abbiamo ricevuto numerose richieste di intervento affinché sia garantita l’incolumità fisica di un esemplare che appartiene ad una specie super protetta dalle leggi in vigore».
L’ORSO DINO STAR SUL WEB
Una t-shirt, migliaia di fans su Facebook e persino uno show cabarettistico.
E’ "Dinomania", per l’orso più noto sul web. Ecco alcuni link su Facebook che lo riguardano:
http://www.facebook.com/posted.php?id=117906558221260&share_id=120808061270898&comments=1
http://www.facebook.com/group.php?gid=116314305061585&v=wall
http://www.lavocedelnordest.it/articoli/2009/10/15/2381/orso-dino-catturato-e-liberato-in-val-canali-video-e-foto