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Maltempo a Nordest, A Vicenza nove famiglie evacuate, frane anche in Rendena

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Frane in Trentino –
La seconda ondata di maltempo si fa sentire anche in Trentino. La statale 237 del Caffaro è stata chiusa martedì mattina a causa di uno smottamento verificatosi fra S.Antonio di Mavignola e Madonna di Campiglio. Nessun automobilista è rimasto coinvolto. Una grossa massa di acqua e fango ha invaso la carreggiata in località Fratè. L’Ufficio gestione strade della Provincia autonoma di Trento comunica che a causa delle precipitazioni delle ultime ore è stata chiusa anche la strada statale 42 "del Tonale e della Mendola", tra Cusiano e il bivio per la Val di Pejo, causa allagamento della sede stradale. Il traffico è deviato lungo la strada provinciale 202 di Ossana.

Nuovo allerta in Veneto –

Preoccupa nuovamente il maltempo e in Veneto è allerta. A Vicenza il sindaco Achille Variati ha dichiarato lo stato di allarme idraulico, poi rientrato, per il livello del fiume Bacchiglione. Col passare delle ore la situazione si è andata poi normalizzando ma resta la preoccupazione. ‘Questa piena sta passando con danni relativi ma la città è stata di nuovo allarmata e bloccata ed ora vive nella morsa di un fiume che si ingrossa fino quasi ad esondare per poche ore di pioggia.

Le frane nel Trevigiano –
Continua il monitoraggio della situazione maltempo in Provincia di Treviso. Nella pagina "Emergenza Alluvione" del sito della Provincia di Treviso è possibile visualizzare gli aggiornamenti di viabilità e frane.
http://www.provincia.treviso.it/Engine/RAServePG.php/P/657210010300 

Sfollati nel Vicentino – Si muove ancora la frana del Monte Rotolon e per precauzione cinque famiglie di due frazioni di Recoaro (Vicenza), Parlati e Sudiri, sono state fatte evacuare dalle loro case. Quella del Rotolon, nel comune di Recoaro è classificata come la terza frana più preoccupante in Italia. Le famiglie sfollate dalle loro abitazioni sono state ospitate al momento da parenti e amici. La situazione più preoccupante riguarda la contrada Parlati, posta più in alto, dove alcuni nuclei familiari hanno lasciato da inizio novembre le loro case.

Anche a Lusiana quattro famiglie evacuate per un allarme frana. Il sindaco di Lusiana, uno dei comuni dell’Altopiano di Asiago, ha firmato l’ordinanza che prevede l’evacuazione di quattro case nella frazione di Laverda, in località Coghe a causa di un movimento franoso che ha raggiunto un fronte di circa 200 metri. Due settimane fa il sindaco aveva chiesto lo stato di calamità proprio per le frane di località Laverda.

La gente è stanca –
Si chiede cosa stia succedendo: aveva appena cominciato a sistemare i negozi e le case e già ha dovuto vivere un nuovo pomeriggio di paura’, dice in serata il sindaco Variati dopo aver parlato con il presidente del Veneto Luca Zaia ‘che ha concordato con me che c’è qualcosa che non va. Il terreno è sicuramente zuppo, ma c’è una fragilità nel sistema idrogeologico a nord di Vicenza che va affrontata con grande determinazione e senza perdere altro tempo’.

Poche prima il primo cittadino aveva lanciato l’allarme e avvertito la popolazione di ‘mettere in sicurezza le cose dai seminterrati e di prepararsi a lasciare i piani terra". E’ stato anche chiuso totalmente il Ponte Pusterla che nei giorni scorsi era stato limitato al solo traffico pedonale.

Pattuglie della polizia locale, con l’aiuto di carabinieri, polizia di stato e vigili del fuoco, hanno girato per le vie della città più colpite dai danni dell’alluvione, invitando la popolazione a mettere in sicuro i propri beni e le automobili. Alle 13, in via precauzionale, sono state chiuse le scuole a rischio allagamento ed evacuati gli studenti. Mercoledì saranno aperte regolarmente.

Allestita nuovamente la tenda della protezione civile per radunare i volontari richiamati tramite sms. A loro è affidato il compito di preparare nuovi sacchi di sabbia negli 11 punti di distribuzione e di collaborare all’azione di allerta nelle vie a rischio esondazione.

In provincia, la pioggia ha gonfiato i fiumi e a Caldogno, la zona più danneggiata dalle esondazioni, il Comune ha ripristinato il Centro Operativo per l’emergenza collocato nella sede del Comando di Polizia di Cresole. Si lavora duramente per tamponare una falla apertasi lungo una delle due sponde del Timonchio, sul lato opposto rispetto a quello che ha provocato l’allagamento delle frazioni di Rettorgole, Cresole e Lobbia quindici giorni fa.

Allerta anche nel padovano dove, a causa delle precipitazioni, destano preoccupazione le condizioni del Bacchiglione, del Frassine e del Muson dei Sassi.

Altre in breve dal Veneto:
→Secondo gli esperti della Regione Veneto: "Il ’66 fu più grave, quest’alluvione causata da 40 anni di errori". →Nessun rinvio invece per le scadenze fiscali, Confindustria Vicenza ammette la delusione.
→Angelina Jolie telefona a Zaia: "Voglio aiutare il Veneto".
→Oltre un milione e 400mila euro con gli sms, Zaia: il numero 45501 sulle maglie dei calciatori.
Categories: NordEst
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