Al Rifugio Città di Fiume l’ultimo incontro della rassegna nei rifugi delle Dolomiti UNESCO
NordEst – “Quando sono salito per la prima volta sulla cima di una montagna, ho visto che dietro c’erano un’infinità di vette…
Un caos che mi ha tramortito, dopo qualche minuto di riflessione ho capito che quella che avevo davanti agli occhi era l’immagine della perfezione” esordisce così Manolo, Maurizio Zanolla, ospite della rassegna culturale ‘Viaggio nei rifugi dell’arcipelago Dolomiti UNESCO’.
L’incontro si è svolto domenica al Rifugio Città di Fiume al cospetto del massiccio del Pelmo, che fa parte del primo dei nove sistemi riconosciuti nel 2009 Patrimonio Dolomiti UNESCO.
Il pioniere dell’arrampicata libera, nato ai piedi delle Vette Feltrine, schivo di carattere, con l’umiltà che lo caratterizza ha raccontato la sua vita di arrampicatore come metafora della sua vita: “arrampicare, entrare in contatto diretto con la montagna mi ha insegnato moltissimo, mi ha formato il carattere”.
Manolo ha iniziato a scalare perché era intimamente attratto dalla roccia, dalle sue forme e dai cambiamenti che gli si proponevano a distanza di tempo, arrampicando. Un legame viscerale con le Dolomiti: “Ho viaggiato per le montagne del mondo, ma non esiste nulla di paragonabile alla bellezza e all’energia che sanno sprigionare le Dolomiti” ha detto Manolo. “Quando ho messo la prima volta le mani sulla roccia mi sembrava di averla abbandonata solo per un breve periodo e questo ha significato per me prendere la consapevolezza che ero nato per scalare”.
Guarda il servizio di TeleBelluno
Un incontro emozionante che ha saputo toccare tante sfaccettature dell’anima di chi lo ha ascoltato appassionati di montagna, sportivi, e persone giunte al rifugio proprio per partecipare all’incontro.
Ha partecipato anche Francesco Carrer, Presidente del CAI Veneto, intervenuto per portare i saluti del Club che da sempre collabora con la Fondazione Dolomiti UNESCO nella promozione dell’immenso Patrimonio. Carrer ha ringraziato la Fondazione per l’importante attività di rete che sta costruendo fra gestori di rifugio e associazioni alpinistiche, una sinergia importante per la tutela e la valorizzazione del Patrimonio.
Mauro Stanflin, Presidente della sezione CAI di Fiume, ha raccontato ai presenti la particolare storia della sezione CAI Citta di Fiume e quella del Rifugio nato nel 1965.
Mario Fiorentini, che insieme a Caterina e Massimo, gestisce il Città di Fiume ha sottolineato come “facendo rete fra gestori di rifugi è possibile trasmettere a turisti ed escursionisti i valori che rendono le Dolomiti uniche al mondo”. Fiorentini ha inoltre parlato dell’importanza del partecipare attivamente alla progetto rifugi del Patrimonio Dolomiti UNESCO. Progetto che coinvolge 66 rifugi nel cuore del Bene Naturale Dolomiti.
Il Direttore della Fondazione Dolomiti UNESCO, Marcella Morandini, ha portato i saluti della Presidente Mariagrazia Santoro, sottolineando l’importanza della collaborazione costruita negli anni fra i vari soggetti che vivono quotidianamente il territorio dolomitico. “Il progetto Dolomiti UNESCO ha la potenzialità di superare i confini amministrativi e di costruire un nuovo modo di ragionare nell’interesse del Bene e di tutti coloro che ci lavorano e ci vivono”.