Rinviata dalla Corte Costituzionale a dopo Pasqua, probabilmente nella seduta prevista il 12 aprile, la sentenza sui ricorsi di tre coppie gay presentati al tribunale di Venezia e alla Corte di appello di Trento. Tutte e tre le coppie avevano chiesto di potersi sposare civilmente nei rispettivi comuni.
Intanto, una nota del Comitato nazionale per il riconoscimento del matrimonio tra persone dello stesso sesso ‘si lo voglio!’, fa sapere che "contrariamente a quanto fa la Cei sulla questione dell’aborto, non riteniamo che la decisione della Corte costituzionale sui matrimoni gay debba essere argomento di campagna elettorale. Si tratta di una questione di diritti e di eguaglianza aperta da 40 anni a cui non e’ mai stata offerta risposta".
Le associazioni per i diritti degli omosessuali restano così con gli occhi puntati sulla Corte, chiamata a pronunciarsi sul ricorso. "Dalla Corte costituzionale potrebbe venire una decisione che colma questo vuoto – prosegue il comitato ‘Sì, lo voglio’ – aspettiamo fiduciosi, certi che qualunque sarà la decisione segnera’ un nuovo punto di partenza".