NordEst

Metodo Stamina, il Veneto pronto a mettere le proprie strutture a disposizione

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Così il presidente della Regione, Luca Zaia, in un lettera inviata al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin

stamina

Venezia – Se dovesse arrivare dal Ministro della Salute una richiesta di aiuto, le strutture sanitarie del Veneto si rendono pienamente disponibili ad assicurare il necessario supporto. E’ questo il succo della lettera che il presidente della Regione, Luca Zaia, ha inviato oggi al Ministro della salute, Beatrice Lorenzin, sulla vicenda del metodo ‘Stamina’, per “esprimere piena disponibilità a supportare qualunque attività volta ad offrire una risposta rapida ai malati in attesa di trattamento”.

La vicenda torna di attualità a seguito della sentenza del TAR Lazio che ha sospeso il decreto di nomina del Comitato Tecnico Scientifico Ministeriale e di conseguenza anche il parere dello stesso Comitato che portò a suo tempo all’annullamento della sperimentazione.

Zaia ricorda che “in questi mesi vi è stato nel Paese un dibattito molto acceso sull’utilizzo di tale metodica”, che ha visto scontrarsi le ragioni della Comunità Scientifica e della Ricerca con quelle dei pazienti e delle loro famiglie, costretti drammaticamente ad affrontare patologie comunemente definite ‘senza speranza’.

“Anche in Veneto vi sono pazienti affetti da patologie rare degenerative a rapida progressione e prive di cure con evidenza scientifica che si rivolgono alla Magistratura per ottenere l’accesso al trattamento a base di cellule staminali con la metodica proposta da Stamina Foundation Onlus”, scrive Zaia, sottolineando di aver già avuto modo di dichiarare che “il sistema sanitario della nostra regione, per le sue riconosciute caratteristiche di eccellenza, era pronto a partecipare a qualunque fase della sperimentazione”.

Per far fronte all’elevato numero di pazienti che hanno ottenuto dai Tribunali l’accesso ai trattamenti, il Veneto, “anche affiancando – precisa Zaia nella lettera – la Regione Lombardia nelle difficoltà riscontrate dagli Spedali Civili di Brescia”, offre il proprio sostegno, subordinato però a una richiesta in tal senso da parte del Ministro.

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