“C’è tempo per arrivare a un masterplan definitivo”
NordEst – La città di Milano nell’ambito dei Giochi invernali di Milano-Cortina del 2026 “svolge un ruolo trainante dal punto di vista della rinomanza internazionale, delle sue capacità e riconosciute eccellenze. Per Milano questa è un’occasione imperdibile perché la città può andare ancora una volta alla ribalta mondiale ed essere fattore centrale della ripresa italiana dopo la crisi del Covid”.
Lo ha sottolineato Andrea Monti, Communications Director Fondazione Milano Cortina 2026, nel corso della commissione consiliare del Comune dedicata ai Giochi invernali.
“Milano esce dalla pandemia anche acciaccata e le Olimpiadi ci danno l’occasione di tornare sulla scena nell’unico, primo evento programmato in italia dopo la pandemia”, ha aggiunto. Per quanto riguarda la possibilità di cambiare il masterplan e svolgere le gare di pattinaggio sul ghiaccio in velocità all’Arena Civica, dove sono stati già fatti dei test, e non a Baselga di Pinè, in Trentino, Monti ha spiegato che “non è una nostra prerogativa né sarà scelta nostra, sono state fatte delle prove, e magari se ne faranno anche delle altre, perché c’è tempo per arrivare a un masterplan definitivo e non deve per forza essere deciso tutto prima di Pechino, ossia nel 2022”.
Il Cio “aveva già sottolineato in fase di candidatura due perplessità in termini di legacy, legati ai costi e alla sostenibilità: una riguardava il ghiaccio veloce a Baselga, e l’altro il bob a Cortina. Baselga è sotto osservazione così come il bob sin dall’inizio”. In ogni caso per cambiare il masterplan “ci vogliono i 2/3 della maggioranza ma con l’unanimità degli enti, perché gli enti devono essere tutti d’accordo, poi si andrà a votazione, ma senza unanimità degli enti non si andrà a votazione”, ha precisato Diana Bianchedi, Games Project Director Fondazione Milano Cortina 2026.