Solo il 10% delle specie vegetali presenti sulla Terra è conosciuto, mentre si stima che ogni giorno si estinguano centinaia di specie mai conosciute
Padova – Con l’obiettivo di tutelare e diffondere la conoscenza di questa grande varietà, preziosa quanto poco nota, dal 16 settembre aprirà al pubblico il Giardino della Biodiversità, nuova sezione dello storico Orto Botanico dell’Università di Padova.
La nuova area, grazie alle avanguardistiche serre, conferma e amplia la vocazione dell’Orto alla conservazione delle biodiversità. L’antico Orto pativino, il più antico del mondo, Patrimonio dell’Umanità, dal lontano 1545 ha visto passare dai suoi cancelli semi di piante all’epoca sconosciute in Italia e in Europa e poi da qui diffuse nel continente sino a diventare comuni: la patata, il sesamo, il girasole, tra le molte.
Ancora oggi, al riparo delle sue antiche mura, vegetano specie rare, altrove minacciate d’estinzione e altre già scomparse in natura.
Le serre del Giardino della Biodiversità sono una ideale sezione del pianeta Terra, dall’Equatore ai Poli, dalle foreste più fitte ai territori desertici, alle paludi ricche di ninfee e altre meravigliose essenze. Il tutto nel cuore di Padova, tra l’antico Orto tuttora conservato e le Basiliche di Sant’Antonio e di Santa Giustina.
Al di là della ricchezza e spettacolarità delle collezioni botaniche che vi si possono conoscere, il nuovo Giardino della Biodiversità si presenta unico al mondo per l’innovazione dell’impianto, per la totale autosufficienza di acque e energia, per e soluzioni tecnologiche qui sperimentate anche con il concorso della Nasa.
In riconoscimento di questo progetto e della lunga storia che l’Ateneo di Padova vanta nella diversa conoscenza delle biodiversità nel mondo vegetale, è nata anche una partnership con Expo 2015 che ha offerto uno spazio espositivo all’ateneo e all’Orto botanico nel Padiglione Italia.