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Natale a Primiero per l’Arcivescovo Konrad Krajewski, elemosiniere di Papa Francesco

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Grande soddisfazione in questi giorni per la visita a Primiero dell’elemosiniere di Papa Francesco. Prosegue intanto l’impegno locale in vista dell’apertura della Porta Santa prevista per il 14 febbraio alla Pieve, nell’anno del Giubileo 

daprà
Primiero (Trento) – L’elemosiniere di Papa Francesco in visita a Primiero dal 25 al 27 dicembre. Il 26 dicembre alle 18 nella chiesa Arcipretale di Santa Maria Assunta – con tutti i parroci del decanato – l’Arcivescovo Konrad Krajewski, ha presieduto la Santa Messa (In alto con Papa Francesco – ph chiesaincammino). Il 25 dicembre ha partecipato inoltre alla serata con il coro Sass Maor complimentandosi per l’esibizione.
“E’ sempre un grande onore – spiega don Giuseppe Daprà (nella foto a sinistra), parroco dell’Alto Primiero – averlo ospite nella nostra chiesa e nella nostra valle”. Don Giuseppe conosce infatti da tempo l’Arcivescovo Krajewski, nominato il 3 agosto 2013 da papa Francesco.  L’Arcivescovo polacco è impegnato da tempo in prima linea accanto al Papa, con molte iniziative per aiutare i più poveri.

Chi è l’elemosiniere del Papa

È nato a Łódź (Polonia) il 25 novembre 1963. Dopo gli studi liceali, nel 1982 è entrato nel seminario diocesano di Łódź. L’11 giugno 1988, dopo aver ottenuto la laurea in teologia presso l’Università Cattolica di Lublino, è stato ordinato presbitero. Per due anni ha svolto un lavoro pastorale nella propria diocesi come vicario parrocchiale, prima a Rusiec e poi a Łódź.

Nel 1990 si è spostato a Roma per proseguire gli studi presso il Pontificio Istituto Liturgico Sant’Anselmo. Il 5 marzo 1993 ha conseguito la licenza in liturgia presso il medesimo istituto e il 10 marzo 1995 ha conseguito la laurea in teologia, con specializzazione in liturgia, presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino. Durante la permanenza a Roma, ha collaborato con l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice ed è stato cappellano della clinica ortopedica e traumatologica dell’Università “La Sapienza”.

Rientrato nella sua diocesi di origine nel 1995, è stato cerimoniere dell’arcivescovo Władysław Ziółek ed ha insegnato liturgia nel seminario diocesano e in quello dei francescani e dei salesiani, nonché nell’Accademia di Varsavia, essendo anche stato nominato prefetto del seminario diocesano. Nel 1998 ha fatto ritorno a Roma ed è stato assunto presso l’Ufficio delle celebrazioni liturgiche del sommo pontefice. Il 12 maggio 1999 è stato nominato cerimoniere pontificio e come tale ha servito tre pontefici: papa Giovanni Paolo II, papa Benedetto XVI e papa Francesco. Il 3 agosto 2013 è stato nominato elemosiniere di Sua Santità e contestualmente elevato all’episcopato con la dignità personale di arcivescovo del titolo di Benevento, antica città della provincia romana d’Africa.

Ha ricevuto la consacrazione episcopale il 17 settembre successivo, all’Altare della Cattedra della Basilica Vaticana, alla presenza di papa Francesco, dal cardinale Giuseppe Bertello, presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, avendo per co-consacranti Piero Marini, arcivescovo titolare di Martirano e presidente del Pontificio comitato per i congressi eucaristici internazionali, già maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie, e Władysław Ziółek, arcivescovo emerito di Łódź, che, nel 1988, lo aveva ordinato sacerdote.

>Le reliquie di San Giovanni Paolo II

La Porta Santa si apre il 14 febbraio

>14 Febbraio 2016 – Chiesa Arcipretale Santa Maria Assunta a Fiera di Primiero – Apertura della Porta Santa della Chiesa giubilare
>A Trento oltre mille persone al Punto d’Incontro e poi in Duomo 

Giubileo, secondo atto cittadino. Almeno mille persone, provenienti da tutta la Diocesi, hanno preso parte nel pomeriggio di sabato 19 dicembre, in cattedrale, all’apertura della Porta della Misericordia, di fatto solenne inizio del Giubileo per la Chiesa trentina.

In processione, partendo dal Punto d’Incontro fino in Duomo, per ascoltare una testimonianza di “rinascita” dal disagio e l’appello del vescovo Bressan: “Siamo chiamati a convertire il nostro cuore e realizzare – in una società individualista ed arrivista o vuota di ideale – un comunità altruistica”.

Molti giovani del gruppo di ‘evangelizzazione di strada’, dopo una breve liturgia penitenziale in Duomo con la possibilità di accostarsi al sacramento della riconciliazione, hanno ricevuto un significativo ‘mandato’ dall’Arcivescovo per improvvisare colorati flash-mob in piazza ed avvicinare loro coetanei per invitarli alla Porta della Misericordia e poi in chiesa…>

Omelia dell’Arcivescovo mons. Luigi Bressan.

 

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