Lazzari (Cnop): “Tra le cause solitudine, senso di inadeguatezza all’euforia collettiva e bilanci di fine anno, depressi più a rischio”
NordEst – Le festività natalizie, attese con spirito positivo dai più, hanno anche un’altra faccia della medaglia. “Questa fase dell’anno si rileva stressante per un italiano su tre, per diversi fattori, pratici o psicologici”. Ma per una parte di queste persone si arriva a un vero e proprio disagio “che colpisce in particolare chi soffre di depressione”. Lo spiega all’Adnkronos Salute David Lazzari, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine degli psicologi (Cnop). “E’ un dato di fatto che le feste creino malinconia e stress. Le motivazioni di fondo sono sostanzialmente tre: solitudine, differenza tra clima festoso esterno e condizioni personali, momento di bilancio dell’anno”.
Per quanto riguarda la solitudine “è chiaro che le feste creano un clima a volte di euforia, di divertimento, ma anche di incontro. E questo amplifica la sensazione di solitudine che moltissime persone vivono. E’ uno dei sentimenti più diffusi di questa epoca. Non a caso è molto studiato in psicologia e sappiamo che incide sulla salute, sulla biologia: impatta sulle varie dimensioni della vita. Non si tratta, inoltre, di un sentimento legato solo alla solitudine fisica, all’essere isolati realmente, ma è una sensazione che si può avere al di là del numero delle persone che si incontrano. Ci si sente comunque soli anche in mezzo alla folla. E quindi le feste, con il clima che creano, amplificano questa sentimento”.
Il secondo elemento è dovuto al fatto che “le feste hanno assunto, sempre di più una dimensione consumistica, che a molte persone dà fastidio, perché in contrasto con il senso più intimo dell’evento. E’ una discrepanza che le persone avvertono tra il loro stato d’animo e l’esterno. Sappiamo che tanti italiani hanno situazioni di disagio, sofferenza, difficoltà. Vedere intorno a sé una situazione in cui tutti sono felici, allegri, si preparano alle feste, può creare un senso di distanza tra quello che si prova e quello che si crede che gli altri provino. Questa differenza tra la propria situazione e il contesto – rimarca – crea un senso di diversità mal tollerato”.
E anche la crisi economica può avere un suo peso, “in particolare per le persone che danno importanza alla parte consumistica. Il fatto di dover rinunciare o permettersi lo stesso acquisti anche se non potrebbero, mettendosi in una situazione di difficoltà maggiore, genera stress”. Infine il passaggio dell’anno che coincide con le feste è un’occasione per fare dei bilanci, momento che, spesso, mette più in crisi alcune persone”.