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Nordest, A Pergine il ricordo di Carmela e a Rovigo la cattura di Quarta

Sette giorni in fuga, vagando senza un piano preciso, mangiando e dormendo in auto

Nordest – E’ accusato di omicidio pluriaggravato per premeditazione, crudeltà e vincolo familiare. Marco Quarta, l’immobiliarista arrestato per l’omicidio della moglie Carmela Morlino, ha trascorso il periodo di latitanza girovagando senza una mèta.

Difeso dall’avvocato penalista Luca Pontalti, Marco Quarta ha trascorso la sua seconda notte in carcere a Rovigo. Agli inquirenti ha parlato della nostalgia per i figli e ha cercato di spiegare così l’omicidio della moglie a Zivignago il 12 marzo.

Dopo 7 giorni di latitanza è stato preso dai carabinieri in Polesine grazie alla segnalazione di una donna che l’ha visto in auto e poi seguito nel parcheggio di un centro commerciale dove il 40enne si era fermato per un hamburger. Nei 7 giorni di latitanza ha dormito in auto in alcune strade di campagna del rodigino. E’ stato anche aiutato da alcuni contadini dopo essersi impantanato con l’auto. Bloccato dai carabinieri, Quarta non ha opposto resistenza. Nella sua auto coperte, carne in scatola e resti di cibo.

Mentre Quarta veniva arrestato, a Pergine Valsugana si ricordava Carmela Morlino, la donna di 35 anni uccisa a coltellate dall’ex marito. E’ toccasto al padre, con la voce commossa dare la notizia alla folla presente a Zivignago di Pergine, paese teatro della tragedia. L’iniziativa è stata promossa da alcuni residenti anche per sensibilizzare l’opinione pubblica sul dramma della violenza sulle donne.

Redazione:
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